Roma – 16 ottobre 2012 – L’impennata degli ultimi giorni non è bastata a raggiungere quota centocinquantamila. Alle 24 di ieri sera, quando dopo un mese si è chiusa la finestra della regolarizzazione, famiglie e aziende avevano presentato 134.576 domande.
L’ultimo report del Viminale conferma che proprio le aziende sono le grandi assenti, con appena 18.607 domande, contro le 115.969 dedicate ai lavoratori domestici. Il dato suggerisce che la più economica domanda per colf, badanti o babysitter è stata una scappatoia utilizzata da molti: si regolarizzeranno come domestici per poi firmare magari il loro vero contratto di lavoro in un altro settore.
Milano, con 19.055 domande, guida la classifica delle province, insieme a Roma (13.815) e Napoli (11.111), seguite con un certo distacco da Brescia (5.214) e Bergamo (3.836). Tra i Paesi di provenienza dei lavoratori svettano invece il Bangladesh (15.770), il Marocco (15.600), l’India (13.286), l’Ucraina (13.148) e il Pakistan (11.728).
Com’era prevedibile, negli ultimi giorni c’è stata un’impennata delle domande. Il trend è iniziato il 4 ottobre, quando è stata data un’interpretazione allargata sulla prova di presenza in Italia, e ha conosciuto ieri il suo apice, con circa 18mila domande inviate.
Si può brindare a centotrentamila nuovi immigrati regolari e ad altrettanti rapporti di lavoro finalmente alla luce del sole? È presto. Ora iniziano le verifiche delle domande, e tra l’altro mancano ancora i versamenti di contributi e tasse arretrati: il percorso della regolarizzazione è solo all’inizio.
Scarica
Emersione 2012 – Report finale