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Maroni: “No alla sanatoria, è un atto criminale”

Il leader del Carroccio tuona su Facebook:  “Guerra totale. Prima il Nord!”. Turco (Pd): “La regolarizzazione aiuterà gli sfruttati  arrivati qui quando Maroni era al governo…”

Roma – 27 luglio 2012 – “Sanatoria per 400.000 clandestini? No grazie” ha scritto stamattina sul suo profilo Facebook il segretario della Lega Nord Roberto Maroni.

Il nuovo leader del Carroccio promette inoltre “Guerra totale contro questo ennesimo atto criminale del governo”. E conclude “Prima il Nord!”, senza tra l’altro spiegare per quale motivo una regolarizzazione dei lavoratori immigrati impiegati in nero e delle famiglie e delle imprese che fino oggi non sono riuscite a fare a meno di loro dovrebbe far arrivare il Nord secondo.

Anche la Padania oggi si scaglia contro la regolarizzazione facendo una strana stima dei costi (“Arriva la maxi sanatoria …a prezzi di saldo”) e parlandone erroneamente come di un provvedimento ancora da pubblicare in Gazzetta Ufficiale. Il giornale del partito dimentica anche che proprio Maroni di sanatorie ne ha firmate due (nel 2002 come ministro del lavoro, nel 2009 come ministro dell’interno) e che il parere del Senato che ha ispirato quella in arrivo è stato votato anche dai leghisti.

“È proprio vero, la Lega si è rimessa al servizio di Berlusconi e dopo aver votato la scatola vuota del semipresidenzialismo al Senato per fare un favore al Pdl è tornata ai vecchi amori. Oggi Maroni torna a rispolverare i toni di guerra anti immigrazione” commenta Livia Turco, presidente del Forum immigrazione del Partito Democratico.

“Quanto al merito della vicenda – ricorda la deputata del Pd – il provvedimento al quale Maroni si riferisce è volto all’emersione del lavoro nero e soprattutto tende a impedire lo sfruttamento incontrollato dei lavoratori immigrati. Forse a Maroni sfugge il fatto che queste persone sono già in Italia, entrate durante il suo mandato governativo”.

EP

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