Bari – 15 maggio 2013 – Hanno presentato centinaia di domande di regolarizzazione in base presentando dichiarazioni false su rapporti di lavoro inesistenti. In cambio, hanno intascato dagli immigrati coinvolti compensi che variavano da poche centinaia a duemila euro.
È il sistema messa su da un’associazione criminale composta da due cittadini senegalesi, un pakistano ed un bengalese scoperta dal Gruppo Pronto Impiego del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Bari.
L’operazione (denominata Vindicta) ha portato a denunciare 650 persone, compresi 195 cittadini italiani, quasi tutti residenti nel capoluogo pugliese, che si prestavano a dichiarare falsamente di aver avuto alle dipendenze come collaboratori domestici (colf e badanti) uno o più cittadini stranieri, fino a tre contemporaneamente. Dovranno rispondere di falsità in atti e altre ipotesi di reato previste dalla normativa sull'immigrazione.