Roma – 29 ottobre 2012 – Come ha ribadito qualche giorno fa il ministero dell’Interno, i lavoratori stranieri per i quali famiglie e imprese hanno chiesto la regolarizzazione possono iscriversi al Servizio sanitario nazionale e hanno diritto alle stesse prestazioni previste per i lavoratori che hanno già in tasca un permesso di soggiorno.
La sanità è però di competenza regionale e quindi ogni Regione sta definendo la procedura per l’ iscrizione. La Lombardia, dove sono state presentate circa 35mial domande di regolarizzazione, è stata una delle prime a muoversi e già tre settimane fa ha dato disposizioni dettagliate alle aziende sanitarie locali.
I lavoratori devono rivolgersi alla asl del comune in cui dimorano. È indispensabile che presentino allo sportello un documento di identità, una copia della ricevuta di versamento del contributo di mille euro fatto dal datore di lavoro e una copia della ricevuta della domanda di emersione.
Vengono quindi iscritti al Ssn in via provvisoria, per un periodo massimo di sei mesi rinnovabile fino alla conclusione della regolarizzazione. Per ottenere il rinnovo in questo periodo bisognerà dimostrare di essere ancora occupati, presentando una dichiarazione del datore di lavoro.
La Asl, che per chi non ce l’ha emette anche un codice fiscale provvisorio, consegna al lavoratore straniero una tessera cartacea. Se la regolarizzazione andrà in porto, si potrà procedere all’iscrizione definitiva, se la domanda verrà bocciata il cittadino straniero dovrà riconsegnare la tessera e non risulterà più iscritto al Servizio Sanitario Nazionale.
Elvio Pasca