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24 luglio 2012 – Sono un cittadino straniero irregolare assunto in nero da alcuni mesi. Da qualche giorno mi ha chiamato il datore di lavoro che mi ha detto che dovrà trattenere dei soldi dalla mia retribuzione perchè vorrebbe mettermi in regola. Dice che debbo pagare 1.000 euro allo stato per avere il permesso. È vero?
Quello di cui parla il datore di lavoro è la regolarizzazione dei rapporti di lavoro “a nero” per i quali, una recente legge, ha stabilito le condizioni per poterli “sanare”. La stessa legge ha previsto che sia il datore di lavoro a pagare la somma di € 1000, a titolo di contributi dovuti all’Inps. Quindi, qualsiasi richiesta di soldi da parte del datore di lavoro non è legittima.
Sono senza documenti e lavoro in nero da novembre dell’anno scorso presso lo stesso datore di lavoro. Per dimostrare la mia presenza in Italia dal 31 dicembre scorso, basterebbe una dichiarazione del mio datore di lavoro?
No, purtroppo la dichiarazione del datore di lavoro non è sufficiente perché la legge prevede che possano considerarsi validi documenti provenienti da organismi pubblici. Un regolamento di prossima emanazione stabilirà meglio quali documenti saranno considerati validi ai fini della dimostrazione della presenza sul territorio italiano almeno dal 31 dicembre scorso ma comunque, si ribadisce, dovranno provenire da uffici pubblici.
Per dimostrare che sto in Italia da dicembre scorso, vale l’applicazione a novembre 2011 per il passaporto nuovo albanese al consolato? Dovrei avere una ricevuta rilasciata dall’ufficio consolare di Roma...
Come specificato anche nella domanda precedente, si deve attendere il regolamento attuativo che uscirà a breve, ma, in linea generale si può ipotizzare che i Consolati potrebbero essere ritenuti organismi pubblici e che pertanto certificati vari richiesti presso di loro possano valere a dimostrare la presenza in Italia.
Ho trovato un lavoro da poco, due settimane. Ho qualche speranza di potermi mettere in regola con questa regolarizzazione?
Purtroppo no, la regolarizzazione prevede che il rapporto di lavoro debba essere iniziato almeno 3 mesi prima della pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale (e che debba continuare fino al momento della domanda). E’ pur vero che la legge non è stata ancora pubblicata sulla Gazzetta ma la pubblicazione è imminente. Facciamo un esempio: se la legge esce in Gazzetta il 25 luglio, il lavoro deve essere iniziato almeno dal 25 Aprile.
Sono un cittadino straniero titolare di un’azienda e vorrei regolarizzare un dipendente ma non ho la carta di soggiorno. Posso comunque presentare la domanda?
La legge stabilisce che datore di lavoro straniero per poter presentare la domanda deve essere titolare di un permesso di soggiorno CE soggiornanti di lungo periodo. Se la domanda viene presentata da un’azienda, il rappresentante legale sarà colui che dovrà essere in possesso del permesso di soggiorno CE. Quindi, se ad esempio il cittadino straniero proprietario dell’azienda ha il permesso di soggiorno per lavoro autonomo ma il rappresentante legale ha la carta di soggiorno, allora la domanda di regolarizzazione potrà essere presentata direttamente a nome del rappresentante stesso.
Sono un cittadino comunitario che da oltre un anno lavora “a nero” in un ristorante: posso usufruire anche io di questa regolarizzazione?
No, a differenza della regolarizzazione del 2009, questa prevede l’emersione dei rapporti di lavoro irregolari solo a favore di cittadini extraUE.
Avv. Mascia Salvatore