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Regolarizzazione. Riccardi: “Non è un flop, abbiamo dato dignità a 135 mila immigrati”

“Attendevamo tra le 100 mila e le 150 mila domande. I paletti? Eravamo stretti tra le paure dell’invasione e le critiche di chi vedeva troppi controlli. Ora  applicheremo la legge con durezza”

 

Roma – 18 ottobre 2012 – “Abbiamo recuperato 135 milioni di euro. Ma soprattutto abbiamo reso felici, dandogli una prospettiva di dignità, 134.576 immigrati. Vi pare poco?”

Intervistato oggi dl Corriere della Sera, il ministro dell’integrazione Andrea Riccardi difende la regolarizzazione appena conclusa, respingendo le critiche di chi parla di flop: “Abbiamo sempre detto che attendevamo tra le 100 mila e le 150 mila domande. Ma è paradossale leggere queste critiche doo aver dovuto fronteggiare chi temeva un’ondata di 800 mila clandestini”.

E i costi alti e la prova di presenza, che hanno tagliato fuori molti datori e clandestini? “Abbiamo dovuto mettere dei paletti. Perché questa – spiega Riccardi – è una maggioranza tripartita. E taluni non hanno compreso che la ripresa richiede una comprensione positiva del fenomeno migratorio. Così eravamo stretti tra le paure dell’invasione e le critiche di chi vedeva troppi controlli. Sono due posizioni miopi”.

Al ministro dell’Integrazione non sfugge l’enorme sproporzione tra domande per lavoro domestico (80mila colf e 36 mila badanti) e altri settori di lavoro subordinato (appena 18 mila). E se la spiega così: “Le famiglie hanno mostrato un grande senso di realismo e legalità. Anche se tirar fuori quei mille euro non era facile, lo hanno fatto. Mentre chi ne aveva molti di più magari non ha fatto la regolarizzazione convinto di farla franca”.

E con ii datori che non hanno colto questa possibilità, Riccardi non è tenero. “Io stesso solleciterò maggiori controlli contro questa Italia che pascola nell’illegalità, che non paga le tasse e non mette in regola gli immigrati ma neanche i nostri giovani. Il lavoro nero è una piaga. La legge va applicata con durezza”.

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