Il caso riguarda un cittadino straniero che aveva presentato richiesta di asilo politico, la richiesta viene respinta dalla Commissione centrale e successivamente viene adito il Giudice di Pace nel giudizio di opposizione all’espulsione.Il giudice di pace aveva respinto l’opposizione all’espulsione sostenendo che la richiesta di asilo era già stata respinta in sede amministrativa dalla Commissione Centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato politico.Per la Suprema Corte il Giudice di Pace è comunque tenuto a pronunciarsi sul concreto pericolo dell’opponente di essere sottoposto a persecuzione o a trattamenti inumani e degradanti in caso di rientro nel paese di origine. I principi umanitari e, in particolare, “il diritto di non vedersi nuovamente immesso in un contesto di elevato rischio personale” vanno sempre rispettati. Scarica Sentenza
Cassazione: al Giudice di Pace spetta lultima parola
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