Con la sentenza del 27 giugno 2016, la Corte di Cassazione ha ribadito il diritto fondamentale alla salute del cittadino straniero, che si trovi nel territorio nazionale, indipendentemente della sua regolarità o meno.
Tale principio, infatti, impedisce l’espulsione nei confronti dello straniero che dall’immediata esecuzione del provvedimento potrebbe subire un irreparabile pregiudizio, dovendo tale garanzia comprendere non solo le prestazioni di pronto soccorso e di medicina d’urgenza, ma anche tutte le altre prestazioni essenziali per la vita