La Cassazione, con la sentenza n. 17346 del 23 luglio 2010, ha enunciato che il coniuge del cittadino italiano (o di altro Stato membro dell’Unione europea), dopo aver trascorso nel territorio dello Stato i primi tre mesi di soggiorno “informale”, è tenuto a richiedere la Carta di soggiorno e fino a quando non la ottiene la sua condizione di soggiornante regolare rimane disciplinata dalla legislazione nazionale, pertanto, in forza della quale, ai fini della concessione del permesso di soggiorno per coesione necessaria la sussistenza del requisito della convivenza effettiva.
Cassazione:il Coniuge del cittadino italiano è tenuto a richiedere la Carta di soggiorno
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