Un ricovero in ospedale non giustifica il ritardo nella richiesta del permesso di soggiornoUn cittadino extracomunitario viene espulso perché non ha richiesto nei termini il permesso di soggiorno, presenta al Giudice di Pace opposizione al decreto del Prefetto adducendo due motivi a sua difesa: primo che il Prefetto non ha indicato la data di ingresso dello straniero nel territorio Nazionale, data necessaria a computare il termine entro il quale la richiesta di permesso di soggiorno andava presentata, come secondo motivo lo straniero attribuisce l’impossibilità a presentare nei termini la richiesta a causa di un intervento chirurgico al quale era stato sottoposto. Lo straniero vince il ricorso e viene dichiarata illegittima l’espulsione. Viene proposto ricorso in Cassazione e tra le motivazioni presentate viene ribadito che il Giudice di Pace ha disapplicato il principio secondo il quale spetta allo straniero l’onere della prova di documentare la data di ingresso nel territorio dello Stato, e inoltre ritiene non valida la motivazione del ritardo dovuta all’intervento chirurgico: nello specifico afferma:”1. incombe allo straniero documentare – nelle forme di cui all’art.7 del D.P.R. 394/99, non modificato dal D.P.R. 334/04 – la data di ingresso nel territorio nazionale al fine di dedurre la mancata decorrenza, all’atto del controllo, del termine concesso per l’inoltro della richiesta del permesso; 2. è arbitraria la valutazione di impossibilità di tempestiva richiesta del p.d.s. fondata sulla documentazione di un intervento chirurgico eseguito in Italia un mese prima della espulsione senza che ne sia addotta la indispensabilità o che sia affermato il suo carattere impeditivi della richiesta del p.d.s. e comunque che sia superata la non connessione ad un ingresso nello Stato ad esso di molto anteriore”. Scarica la sentenza
Può essere espulso lo straniero ricoverato in ospedale
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