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TAR Veneto Sentenza 7 maggio 2008 Legittimo diniego rinnovo permesso per reato di rapina

TAR Veneto, Venezia, Sezione III, Sentenza n. 1251 del 7 maggio 2008.
E’ legittimo il rigetto dell’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per il cittadino straniero, odierno ricorrente, che è stato riconosciuto responsabile del reato di rapina con sentenza irrevocabile emessa nel 2004 dal Tribunale di Bergamo.
Il cittadino straniero ricorrente, che non risulta disporre di alcuna attività lavorativa lecita, ha in passato dichiarato almeno otto diverse identità, è stato arrestato ancora nel settembre 2006 per furto aggravato: egli rientra perciò senz’altro nella categoria dei soggetti socialmente pericolosi e comunque immeritevoli di permanere sul territorio nazionale, giudizio che non può essere modificato dall’esistenza di figli minori in Italia.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Direttore di Sezione
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, terza Sezione, con l’intervento dei signori magistrati:
Angelo De Zotti  Presidente
Angelo Gabbricci  Consigliere, relatore
Marina Perrelli  Referendario
ha pronunciato, nella forma semplificata di cui agli artt. 21 e 26 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, la seguente
SENTENZA

nel giudizio introdotto con il ricorso n. 561/2008, proposto da Edobor Sunday, rappresentato e difeso dall’avv. G. Cazzola, con domicilio eletto in Venezia Mestre, Corte del Castello 4, presso lo studio dell’avv. G. Verrilli,
CONTRO
l’Amministrazione dell’interno, in persona del ministro pro tempore, rappresentata e difesa dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Venezia, domiciliataria per legge;
per l’annullamento del provvedimento 10 ottobre 2007, con cui il Questore di Verona emesso il di rigetto dell’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
visto l’atto di costituzione in giudizio dell’Amministrazione dell’interno;
visti gli atti tutti di causa;
uditi all’udienza camerale del 9 aprile 2008 (relatore il consigliere avv. A. Gabbricci), l’avv. Treglia in sostituzione di Cazzola per la parte ricorrente e l’avv. dello Stato Cardin per la P.A.;
considerato
che, nel corso dell’udienza camerale fissata nel giudizio in epigrafe, il Presidente del Collegio ha comunicato alle parti come, all’esito, avrebbe potuto essere emessa decisione in forma semplificata, ex artt. 21, XI comma, e 26, IV e V comma, della l. 6 dicembre 1971, n. 1034, e queste non hanno espresso rilievi o riserve;
che sussistono effettivamente i presupposti per pronunciare tale sentenza nei termini come di seguito esposti:
che lo straniero, odierno ricorrente, è stato riconosciuto responsabile del reato di rapina (sentenza irrevocabile 18 giugno 2004 del Tribunale di Bergamo) cui consegue senz’altro, per il combinato disposto dell’art. 5, comma V, e 4, III comma del D. Lgs. 25 luglio 1998 n. 286, il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno (cfr. T.A.R. Veneto, III, 5 agosto 2006, n. 2248, e C.d.S., VI, 10 ottobre 2006, n. 6018);
che, inoltre, il ricorrente non risulta disporre di alcuna attività lavorativa lecita, ha in passato dichiarato almeno otto diverse identità, è stato arrestato ancora nel settembre 2006 per furto aggravato: egli rientra perciò senz’altro nella categoria dei soggetti socialmente pericolosi e comunque immeritevoli di permanere sul territorio nazionale, giudizio che non può essere modificato dall’esistenza di figli minori in Italia;
che il ricorso va pertanto senz’altro respinto e le spese di giudizio poste a carico del ricorrente, secondo quanto stabilito nel dispositivo;
P.Q.M.
il Tribunale amministrativo regionale per il Veneto, terza Sezione, definitivamente pronunciando sul ricorso in epigrafe, lo rigetta.
Condanna il ricorrente alla rifusione delle spese di giudizio in favore dell’Amministrazione resistente, liquidandole in € 2.000,00 di cui € 200,00 per spese anticipate ed il residuo per diritti ed onorari, oltre i.v.a. e c.p.a..
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’Autorità amministrativa.
Così deciso in Venezia, nella Camera di consiglio addì 9 aprile 2008.
Il Presidente      l’Estensore

        Il Segretario

SENTENZA DEPOSITATA IN SEGRETERIA
il……………..…n.………
(Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186)
Il Direttore della Terza Sezione

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