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Barrot: “Illegale dare aiuti solo alle famiglie italiane”

Così il commissario europeo alla giustizia risponde all’interrogazione dell’eurodeputata Gottardi relativa a Brescia

Bruxelles – 16 aprile 2009 – Limitare il sostegno alle famiglie ai soli italiani è incompatibile con le norme comunitarie che invece impongono pari trattamento per tutti i cittadini Ue. E’ quanto scrive il commissario europeo alla Giustizia Jacques Barrot, in risposta a un’interrogazione avanzata dall’eurodeputata del Pd Donata Gottardi relativa alla vicenda avvenuta a Brescia.

Il 21 novembre scorso la giunta guidata da Adriano Paroli (Pdl) aveva ritirato il cosiddetto ‘bonus bebé’ solo per le famiglie italiane, annunciando però di voler studiare forme alternative e giuridicamente compatibili per il sostegno economico delle sole famiglie italiane. Barrot ricorda che il regolamento 1408/71 dell’Ue prevede che "l’applicazione delle singole legislazioni nazionali avvenga nel rispetto dei principi fondamentali della parità di trattamento e della non discriminazione".

Il commissario sottolinea che "le prestazioni familiari rientrano nel campo di applicazione materiale del regolamento 1408/71 e sono definite come ‘tutte le prestazioni in natura o in danaro destinate a compensare i carichi familiari’". Dunque, è il ragionamento del responsabile Ue, "se il bonus per i neonati destinato alle famiglie italiane corrisponde a una prestazione familiare", allora "esso deve essere erogato, conformemente al diritto comunitario, anche ai cittadini europei che esercitano il loro diritto di libera circolazione, affinché siano rispettati i principi della parità di trattamento e della non discriminazione".

"La Giunta guidata da Adriano Paroli , che per la seconda volta è dovuta tornare sui propri passi – afferma Gottardi in un comunicato – dovrà rendersi conto che la libertà di discriminare non esiste".

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