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Campi nomadi: un bambino su cinque non va scuola

Il primo bilancio del censimento della Croce Rossa nella Capitale.  Barra: "Nessuna impronta" Roma – 20 agosto 2008 – Mentre prosegue il censimento nei campi nomadi della Capitale, dalle schede della Croce Rossa risulta che un bambino su cinque tra quelli intervistati finora non va a scuola o si è sottoposto a tutti i vaccini obbligatori.

Il primo bilancio, a trenta giorni dalla partenza dell’operazione,  è stato tracciato ieri dal presidente della Croce Rossa Italiana Massimo Barra. ‘

"Abbiamo visitato, ad oggi, 21 insediamenti abusivi, su un totale di 50. Sono state 1.117 le persone censite volontariamente e altrettante le tesserine della Cri emesse, 210 i nuclei familiari e 412 i minori censiti, di cui il 20% non va a scuola e non ha effettuato e certificato di avere compiuto nessuna vaccinazione obbligatoria" ha spiegato Barra in un’intervista a Sat2000.

Tornando sulla polemica che ha tenuto banco lo scorso luglio, il presidente della Cri ha sottolineato che "la Croce Rossa non si e’ mai sognata di prendere le impronte digitali a nessuno. Anche perchè non sapremmo come fare. Le impronte digitali lasciamole prendere agli stati Uniti per coloro che desiderano andare lì in visita".

"Proseguiremo – ha concluso Barra – il nostro lavoro fino al 15 ottobre prossimo. I dati raccolti saranno trattenuti dalla Croce Rossa e saranno inviati, in forma anonima, agli istituti di ricerca per la mappatura dei campi nomadi di Roma".

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