Vito: “Solo test di italiano, perché poi il permesso Ce vale in tutta la penisola”. Respinte le richieste della Südtiroler Volskpartei, che però annuncia: “Ricorreremo alla Corte Costituzionale”
Roma – 13 luglio 2011 – Anche il Alto Adige, dove il bilinguismo è sancito dalla legge, per prendere la carta di soggiorno (permesso di soggiorno ce per lungosoggiornanti) bisognerà superare solo il test di italiano. Il governo frena la Südtiroler volskpartei, che chiedeva di far scegliere agli immigrati se sostenere, in alternativa, un test di tedesco.
L’Svp ha già depositato qualche mese fa un disegno di legge in Senato per introdurre questa alternativa. Inoltre, i deputati Karl Zeller e Siegfried Brugger hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno.
Prevedere solo i test di italiano, ha sostenuto oggi Zeller a Montecitorio, è una violazione dell’autonomia della provincia di Bolzano. Inoltre, questo “impedisce di fatto anche una migliore integrazione degli extracomunitari e comunque degli stranieri, in quanto la lingua tedesca è quella maggiormente diffusa in questa provincia”.
Ai due deputati ha risposto in Aula il ministro per i rapporti col Parlamento Elio Vito, definendo “improprio” il richiamo al bilinguismo previsto dallo statuto della provincia autonoma di Bolzano, “a fronte del rilascio a stranieri lungo soggiornanti di un permesso di soggiorno CE valido su tutto il territorio nazionale”. Quanto all’integrazione, ha aggiunto Vito, nulla impedisce che vengano organizzati, e finanziati con fondi comunitari, “percorsi formativi facoltativi di lingua tedesca”.
L’SVP, però, on si dà per vinto e rilancia. “Continueremo a presentare emendamenti alle normative vigenti –ha promesso Zeller – e suggeriremo alle autorità competenti in provincia e ai cittadini di presentare ricorso alla Corte costituzionale”.
EP