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Castelli (Ln): “Non possiamo sparare sugli immigrati, almeno per ora”

Frasi shock dell’ex ministro leghista in una trasmissione Rai sulle proteste a Lampedusa

Roma – 12 aprile 2011 – "Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora". Queste le parole dell’ex ministro leghista Roberto Castelli, oggi ospite al programma di Radio2 “Un Giorno da Pecora”. 

L’attuale vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti è intervenuto sulle proteste scoppiate a Lampedusa : "Le violenze degli immigrati, che potrebbe diventare milioni nel corso del tempo, potrebbero obbligare le autorità ad usare le armi. Zapatero ha sparato agli immigrati che volevano andare in Spagna, Sarkozy sta bombardano alcuni possibili immigrati in Libia: si prefigurano momenti drammatici. E, se ragioniamo in termini storici, cioè nell’ambito dei prossimi decenni, c’è il pericolo che questa invasione possa diventare di decine di milioni". 

“Se questo avvenisse – prosegue il leghista Castelli – cosa dovrebbe fare l’Italia? Le controversie internazionali, spesso, come abbiamo visto in Iraq o in Kosovo, si risolvono con le armi.” Incalzato dai giornalisti in studio, l’ex Ministro è stato chiaro anche sulla possibilità di utilizzare le armi in Italia "Anche se io spero che questo momento non debba mai venire, questo problema potrebbe diventare talmente enorme che dovremo porci il problema di usare anche le armi". 

Quando viene chiesto a Castelli quale fosse la soglia oltre la quale potrebbero essere considerato lecito sparare contro gli immigrati,  il vice-ministro risponde: "Quando si arriva alla violenza". 

Scendendo nello caso specifico di Lampedusa, Castelli ha poi spiegato: "Questi signori, che dovevano già essere rimpatriati, hanno cominciato a bruciare i materassi. Se poi cominciassero a tirare sassi, pietre, e quant’altro? Si risponderebbe con gli scudi e i manganelli, perché così si fa nei confronti di qualsiasi cittadino italiano che non rispetta le disposizioni delle autorità di pubblica sicurezza". 

Infine Castelli ha concluso domandando: "E se uscisse qualche arma e cominciassero a sparare, noi cosa dovremmo fare?". Sparare? Contro le Brigate Rosse, cosa abbiamo fatto?", ha concluso retorico l’ex ministro leghista.
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