Secondo l’editore, che sostiene la campagna “L’Italia solo anch’io”, serve un “colpo d’ala verso un concetto allargato e più inclusivo di società”. “C’è uno scarto evidente tra integrazione di fatto e integrazione di diritto”
Roma – 5 giugno 2012 – “Per uscire dalla crisi rafforzati, modificati, e non soltanto normalizzati, è necessario un colpo d’ala. Bisogna avere il coraggio di guardare avanti e di guardarsi attorno. Un modo per farlo è passare, il più presto possibile da un concetto di società “ristretto” a un concetto “allargato” e più inclusivo”. Come? “Non esitando a legiferare sul tema dei diritti di cittadinanza per i figli dei migranti”.
Lo scrive oggi su Repubblica Carlo Feltrinelli, editore e presidente di “Il razzismo è una brutta storia”, che è tra le associazioni promotrici della campagna “L’Italia sono anch’io” per la riforma della legge sulla cittadinanza e per il diritto di voto degli immigrati.
Secondo Feltrinelli, la cittadinanza delle seconde generazioni è “una questione di primaria importanza”. “Se affrontata oggi, subito, adesso, non solo nobiliterebbe l’operato di un governo cosiddetto “tecnico” proprio in termini di “visione” della società che verrà, ma emenderebbe anche, sia pur tardivamente, un deficit di cultura e democrazia accumulatosi in Italia negli ultimi vent’anni”.
“Le nostre seconde generazioni – scrive l’editore – sono il fenomeno più evidente e palese dello scarto che ancora esiste tra un’integrazione di fatto e un’integrazione di diritto. Non vedere l’assurdità di questo scarto vuol dire adottare la famosa “non politica delle porte sbattute in faccia” (Gad Lerner) e tutto ciò mal si concilia con qualunque istanza di modernità, di “uscita dalla crisi”, di costruzione di un nuovo modello di comunità ormai strutturalmente plurale”.
Feltrinelli ricorda le oltre 200mila firme raccolte dalle due proposte di legge di iniziativa popolare di “L’Italia sono anch’io” e ora “le tante migliaia di cittadini che hanno fortemente espresso il loro pensiero vorrebbero essere prese in considerazione, vorrebbero che fosse fissata una data in cui la Camera avvii la discussione, vorrebbero trovare nuovi e più convinti sostenitori tra le forze politiche, vorrebbero condividere l’urgenza di emendare una legge non più adatta al momento storico”.
Il comitato nazionale de ”L’Italia sono anch’io” ha promosso per domani a Roma una Conferenza Nazionale sulla cittadinanza. “Sarebbe auspicabile – conclude Feltrinelli – un’ampia partecipazione bipartisan”