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Classi ponte. Carrozza frena: “Non servono, integrazione prima di tutto”

Il ministro dell’Istruzione sulla proposta della Lega Nord. “La scuola ha già il suo metodo. A distanza stessi risultati tra alunni italiani e immigrati”

Roma – 7 ottobre 2013 – Per i figli degli immigrati non c’è bisogno di classi ponte. Possono imparare rimanendo con i compagni italiani e raggiungendo, nel tempo, gli stessi risultati.

Lo stop arriva dal ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza  oggi a Bergamo. E proprio dalla segreteria bergamasca del Carroccio nei giorni scorsi era stata tirata di nuovo fuori dal cilindro la proposta di classi “a parte” per gli alunni stranieri che non sanno l’italiano.

“No alle classi ponte: la scuola ha già la sua metodologia” ha risposto Carrozza intervenendo stamattina nell’aula magna del Liceo Scientifico Lussana, dove è in corso la sperimentazione di una metodologia didattica innovativa che punta al digitale. “L'integrazione – ha spiegato il ministro – è il valore di riferimento e a distanza il metodo scolastico attuale ha dimostrato che i risultati degli alunni immigrati sono i medesimi degli alunni italiani”.
 

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