Spidla: "Impossibile dare a certi cittadini doveri diversi dagli altri. Seguirò sviluppi dall’Italia" Bruxelles – 2 luglio 2008 – La direttiva europea è "chiara" e dice che "non si può fare differenza per etnicità”. Così stamattina il commissario Ue agli Affari Sociali Vladimir Spidla, durante una conferenza stampa sull’agenda sociale europea.
Rispondendo alle domande dei giornalisti sulla raccolta di impronte digitali dei rom proposta in Italia, Spidla ha precisato: “Non ho abbastanza elementi per dare un giudizio”, ma poi ha aggiunto:
“È chiaro che in Europa ci sono dei cittadini ed è impossibile dare a certi cittadini, per ragioni etniche, doveri diversi dagli altri", ricordando che "la non discriminazione e l’uguaglianza di opportunità sono i valori più importanti dell’Unione europea".
Ai giornalisti che gli chiedevano di commentare l’eventualità che un governo decida di prendere impronte digitali su base etnica, il commissario ha nuovamente sottolineato che questo non è possibile perché le persone "sono uguali".
"Il problema teorico è abbastanza grave", ha osservato Spidla, spiegando di non poter immaginare ora quale potrebbe essere la reazione della commissione. "Studieremo bene il caso concreto e non quello teorico. La commissione – ha sottolineato – può reagire a situazione reali e questo non è il caso".
Alla domanda se comunque le notizie provenienti dall’Italia non lo preoccupino, Spidla ha risposto che ci sono molte notizie ogni giorno che non vanno prese in considerazione perché "non hanno molta importanza". "Queste mi sembrano importanti e seguirò gli sviluppi".
Ai giornalisti, che a margine della sua conferenza stampa, gli chiedevano se il governo italiano avesse già notificato il provvedimento alla commissione Ue, Spidla ha replicato "di non avere avuto contatti diretti" e che se si renderà necessario potrà chiedere chiarimenti.