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Espulsioni. Sì della Camera alle nuove regole

Approvata la conversione in legge del decreto del governo. Ora il testo passa al Senato

Roma –  14 luglio 2011 – La Camera dei deputati ha approvato stamattina, con il voto contrario di Partito Democratico, Italia dei Valori e Terzo polo, la conversione in legge del decreto che cambia le regole per le espulsioni di cittadini extracomunitari e comunitari.

Con decreto legge varato a metà giugno, il governo italiano si è ufficialmente adeguato alle indicazioni dell’Unione Europea alle espulsioni. Lo ha fatto però ribadendo la linea dura sull’arresto e il rimpatrio dei clandestini, messa in discussione dai giudici italiani e da una recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue.

Si potranno espellere subito, accompagnandoli alla frontiera, i clandestini ritenuti pericolosi, quelli che potrebbero fuggire e quelli che disobbediscono a un foglio di via. A tutti gli altri verrà ordinato di lasciare l’Italia entro qualche giorno, ma la Polizia potrà controllare, in vari modi, che obbediscano.

Inoltre, il decreto ha triplicato dai sei a diciotto mesi il tempo massimo di trattenimento nei Centri di identificazione ed espulsione. Questa misura rischia però di affollare le poche strutture esistenti, causando ulteriori disagi e rivolte tra gli ospiti.

Novità, infine, anche per i cittadini comunitari. Se non hanno i requisiti per rimanere in Italia e non obbediscono a un foglio di via, potranno essere rimpatriati con la forza.

Elvio Pasca

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