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Famiglia Cristiana: “Bene Fini sulla non denuncia dei clandestini”

Il settimanale cattolico boccia il pacchetto sicurezza del Governo ROMA, 18 marzo 2009 – "Famiglia Cristiana" di questa settimana dedica il suo editoriale di apertura alla presa di posizione del presidente della Camera Gianfranco Fini sul pacchetto sicurezza del governo.

Si legge nell’editoriale: "Non mi convince la norma che obbliga il medico a denunciare i clandestini", ha affermato il presidente della Camera Gianfranco Fini a ‘Porta a porta’, prima dell’affondo: "Il medico ha il dovere di curare le persone e non di guardare se sono clandestine o meno". E ha aggiunto: "Ragioniamo, prima di dar vita a provvedimenti che possono ledere il diritto della persona. Se le norme ledono i diritti della persona sono immorali e ingiuste. Questo non ha nulla a che vedere con la regolamentazione dell’immigrazione".

"Al centro delle critiche – continua l’editoriale – il disegno di legge sulla sicurezza, che fa tanto discutere, soprattutto per la norma che cancella il divieto, fin qui in vigore, che impedisce ai medici di denunciare i clandestini curati nelle strutture sanitarie.

Eliminare il divieto di denuncia non equivale all’obbligo di sporgerla, va ripetendo il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Nel dubbio, Gianfranco Fini ha preferito dire forte e chiaro ciò che pensa: "La sicurezza è un bene primario. Mi preoccupa che possa diventare un problema etnico".

Per il settimanale cattolico si tratta di una "sostanziale bocciatura" del pacchetto sicurezza, in materia, dopo quella di alcuni presidenti di regione e di molti medici.

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