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Nasce “Extrabanca” dedicata agli immigrati

Inaugurata a Milano la prima filiale. Lavorerà con privati e piccole aziende Milano, 23 marzo 2010 – Nasce a Milano Extrabanca, primo istituto di credito in Italia dedicato ai cittadini immigrati.

La banca punta a raggiungere, entro il 2015, un totale di 40 filiali e 130.000 clienti, con 15 milioni di euro di investimenti e 90 milioni di ricavi, rivolgendosi ad un target che si prevede raggiungera’ nel nostro Paese i 6,5 milioni di unita’ nel 2012 .

Extrabanca vede tra i propri azionisti principali Assicurazioni Generali, che detiene oltre il 12% del capitale sociale, e Fondazione Cariplo, con una partecipazione di circa il 4%, e viole porsi come interlocutre di riferimento degli stranieri residenti in Italia offrendo loro prodotti semplici, documenti disponibili in diverse lingue e orari di apertura prolungati.

"Siamo la prima banca multietnica e con uno staff multietnico, che mette realmente al centro il cliente immigrato in Italia", dice Andrea Orlandini, presidente e fondatore di Extrabanca. Un target rilevante soprattutto a Milano, spiega, dove "attualmente vivono 430mila immigrati, titolari di circa 20mila aziende". Con questa iniziativa, dice Orlandini, il capoluogo lombardo "assume la leadership a livello italiano, e l’Italia a livello europeo, a dimostrazione del fatto che lo spirito ambrosiano e’ ancora vivo e vegeto". Elementi centrali dell’offerta, rivolta soprattutto alle famiglie e alle piccole imprese con fatturato fino a 2,5 milioni di euro, sono prodotti di risparmio, mutui immobiliari, finanziamenti, rimesse ai paesi d’origine e gestione del risparmio.

"Non siamo una banca etica – sottolinea Orlandini – ma una banca commerciale privata, con azionisti che desiderano vedere un ritorno dai propri investimenti, anche se comunque si tratta di un’iniziativa a forte valenza sociale". Un’iniziativa, continua, "che vuole restituire dignita’ agli immigrati, facendoli tornare ad essere protagonisti", e che si rivolge ai cittadini regolari sul territorio, vedendo nella legalita’ uno dei propri valori fondanti: "chi non ha il permesso di soggiorno – spiega Paolo Caroli, direttore generale dell’istituto di credito – non puo’ essere censito, e di conseguenza non puo’ aprire un conto corrente".

Per venire incontro alle esigenze dei clienti, le filiali di Extrabanca resteranno aperte dalle 9.00 alle 19.00 con orario continuato dal lunedi’ al sabato (occasionalmente anche la domenica) e lo staff, costituito per il 55% da dipendenti stranieri per la maggior parte laureati, vede la compresenza di 11 nazionalita’. "Extrabanca e’ una banca nuova negli orari di apertura e nella qualita’ del servizio", afferma Caroli.

"Una banca ‘premium’ rivolta ai privati e alle aziende, dove -sottolinea con soddisfazione- si parlano 13 lingue diverse". Il cliente immigrato, dice Otto Bitjika, vicepresidente di Extrabanca, "deve venire da noi perche’ si sente a casa sua, perche’ qui non sara’ mai straniero". L’obiettivo, spiega, e’ quello di "cambiare approccio e di mettere al centro il protagonismo del singolo". Positivo il commento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, in un messaggio inviato dal Quirinale, definisce l’iniziativa come "uno strumento utile a favorire il processo di integrazione di una immigrazione rispettosa della legge e il rafforzamento di una piu’ salda coesione sociale", sottolineando come "la posizione degli immigrati, portatori di bisogni specifici ed insieme differenziati, richieda strutture gestionali capaci di rispondere efficacemente alle molteplici esigenze, attraverso circuiti economici trasparenti e facilmente accessibili".

"Il nostro – dice Caroli – e’ un modello che fa leva su una struttura centrale semplice, in grado di assicurare nel tempo costi di produzione contenuti e proporre quindi un’offerta molto competitiva". Tra le iniziative commerciali messe a punto, il conto corrente senza canone ‘Extrazero’, il libretto di risparmio ‘Extrarisparmio’ remunerato al 3%, e un concorso a premi che mette in palio biglietti aerei verso i paesi d’origine dei clienti.

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