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Pensioni di reversibilità. Inca: “Norma anti-badanti è incostituzionale”

Morena Piccinini: “Nasce da pregiudizio xenofobo e razzista. Il vero scandalo sono gli orfani con assegni da cento euro al mese”

 

Roma – 14 luglio 2011 – “La norma contenuta nel decreto legge  n. 98 del 6 luglio scorso, che dispone la penalizzazione delle pensioni di reversibilità alle vedove che hanno contratto matrimonio con persone più anziane di almeno 20 anni, contiene più di qualche elemento di incostituzionalità”.

Ne è convinta Morena Piccinini, presidente del patronato Inca, secondo la quale la cosiddetta norma anti-badanti contenuta nella manovra economica “non solo manifesta per l’ennesima volta un pregiudizio xenofobo e razzista” del governo, ma “non tiene conto dei tanti pronunciamenti della Corte Costituzionale”. Questa ha “ripetutamente dichiarato illegittimo qualsiasi intervento che limiti il diritto alla pensione di reversibilità, in caso di matrimonio contratto in età avanzata e di breve durata”.

La norma contenuta nella manovra vuole preservare i conti pubblici, evitando di pagare per decenni pensioni di reversibilità a giovani vedove.  “Ma dove si vuole risparmiare se già oggi le pensioni di reversibilità sono legate al reddito; e sono sempre più numerose le vedove o i vedovi che ricevono appena il 30 per cento di quanto spettava al coniuge deceduto?”  chiede Piccinini.

Il presidente dell’Inca segnala invece “una grande ingiustizia”. “Si sta verificando sempre più spesso che in caso di decesso di persona giovane e con pochi anni di anzianità contributiva, la pensione di reversibilità calcolata nel solo regime contributivo determina situazioni di coniugi, ma soprattutto di orfani minori che dovrebbero essere mantenuti con somme che superano di poco cento euro al mese”.

“Pertanto – conclude Piccinini -chiediamo al governo e al legislatore quale sia il vero scandalo in materia di pensioni di reversibilità: la vedova straniera che ha accudito l’anziano negli ultimi anni di vita o il trattamento riservato agli orfani di persona deceduta giovane, che oltre a perdere il genitore si vedono sottratta anche la pur minima possibilità di mantenimento?”

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