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Permesso a chi collabora contro trafficanti e scafisti. Ora è legge

Ok del Senato alla conversione del decreto antiterrorismo. Il “permesso per fini investigativi” andrà anche chi aiuta a combattere la “criminalità transnazionale” 

 
Roma -15 aprile 2015 – Stamattina, con 161 voti favorevoli, 108 contrari e un'astensione, il Senato ha approvato definitivamente la conversione del decreto-legge 7/2015, "misure urgenti per il contrasto del terrorismo"
 
Il testo, tra le altre cose, introduce pene più severe contro i reclutatori e i foreign fighters, contiene misure contro il proselitismo via web e affida alla Procura Nazionale Antimafia il comito di coordinare le inchieste sul terrorismo.  Vuole però anche favorire la collaborazione dei cittadini stranieri con magistratura, polizia e 007 italiani contro i trafficanti di uomini.
 
In particolare, viene ampliata la portata dei “permessi di soggiorno a fini investigativi”, che finora potevano essere rilasciati a chi collabora ad operazioni di polizia,   indagini  o processi relativi a delitti commessi per “finalità di  terrorismo,  anche internazionale, o di eversione dell'ordine  democratico”. Il decreto ha aggiunto anche i casi di “criminalità transnazionale”, nella quale rientrano le organizzazioni che  gestiscono le rotte dell'immigrazione clandestina e caricano i barconi di disperati. 
 
Questi permessi vengono rilasciati dalla Questura  autonomamente,  su proposta della polizia e dei servizi segreti o su richiesta della magistratura. Saranno annuali, ma potranno essere rinnovati di anno in anno. Nei casi in cui la collaborazione ha avuto una “straordinaria rilevanza” per evitare attentati terroristici, ridurne le conseguenze o identificare gli autori, al posto del permesso di breve durata può essere però rilasciata direttamente la carta di soggiorno.
 
Nella relazione introduttiva del decreto convertito oggi in legge dal Senato, il governo ricorda che favorire la collaborazione dei cittadini stranieri contro i trafficanti di uomini "può essere utile anche ai fini della prevenzione del terrorismo". "L'immigrazione clandestina – spiega – può rappresentare un veicolo per il compimento di attività di matrice terroristica nel territorio nazionale o europeo".
 
Stranieriinitalia.it
 
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