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“Italia al 2° posto in Europa per discriminazione”

Ricerca dell’Enar condanna le politiche di “anti-immigrazione del governo”. “Serve piano di integrazione. Stop ai respingimenti”

Roma – 26 aprile 2011 – Secondo l’ultimo rapporto dell’Enar, l’agenzia non governativa contro il razzismo, l’Italia è al secondo posto in Europa  per tasso di maltrattamenti, aggressioni e violenze a sfondo razziale.

Il dossier “Enar Shadow Report” su dati relativi al 2009/2010, è stato presentato nei giorni scorsi al Parlamento europeo e si basa su dati non ufficiali ma forniti da associazioni e Ong impegnate nel campo della lotta alla discriminazione.

Secondo questo dossier, in Italia la maggior parte delle vittime di discriminazione sono cittadini provenienti dall’Africa, rom e sinti. Per l’associazione gran parte delle responsabilità spettano alla politica di “anti immigrazione“ intrapresa dal Governo che viene associata ad una “retorica xenofoba” di alcune istituzioni politiche,  oltre alla “legge 94 che ha criminalizzato l’immigrazione clandestina”.

Al centro dell’accusa dell’Enar non manca la contestazione alla politica dei respingimenti in mare degli immigrati, svolti tra l’altro senza gli adeguati controlli per verificare chi sia in possesso dei requisiti necessari per richiedere l’asilo. Molti dubbi vengono sollevati anche per i casi di controllo dei cittadini immigrati ritenuti sospetti.
Il rapporto Enar dedica un intera sezione al caso dell’ “Ethnic profiling”, citando casi di presunta discriminazione come i  controlli della polizia che lo scorso anno fecero molto discutere durante l’operazione White Christmas, quando vennero perquisite le abitazione di molti stranieri per verificarne i permessi di soggiorno nel bresciano.

Al centro della critica all’Italia anche le misure contro i rom e i sinti basate,  secondo l’agenzia, quasi esclusivamente con la pratica degli sgomberi forzati.

Secondo l’Enar, dunque, non  sono stati compiuti sforzi per combattere il razzismo  ne  il problema è stato affrontato in modo efficace per favorire l’inclusione sociale dei migranti.
Tra le raccomandazioni contenute nella relazione, i principali risultano quelli di “adottare una politica di immigrazione basata sul pieno riconoscimento dei diritti dei migranti e di non affrontare il problema  solo come una questione di sicurezza.” Dall’Enar  richiedono  inoltre “l’approvazione di una legge organica per la protezione dei richiedenti asilo politico e di abbandonare il principio del respingimento in mare”.

M.I.

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