“Rom feccia dell’umanità”, il leghista Buonanno denunciato per razzismo

Esposto alla Procura di Roma. "Ha incitato all’odio contro un’intera etnia. L’immunità parlamentare non vale"

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma – 28 maggio 2015 – “I rom sono la feccia dell’umanità”. L’Europarlamentare della Lega Nord Gianluca Buonanno lo gridò due volte il 2 marzo scorso in diretta tv, insultando così un’intera etnia. Ora sarà la magistratura a decidere se fu razzismo e, quindi, se commise un reato. 

 

La Federazione Rom e Sinti Insieme e le Associazioni 21 luglio, Lunaria, ASGI e ARCI hanno depositato un esposto davanti alla Procura di Roma, chiedendo di valutare il rilievo penale delle “opinioni” espresse da Buonanno. 

 

Le associazioni ritengono che ”tali dichiarazioni siano configurabili come reato”. Rientrerebbero infatti “nelle previsioni della Legge 654/75 che punisce chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità della razza o sull'odio razziale, e chi incita alla discriminazione verso persone appartenenti ad un gruppo nazionale, etnico o razziale”.

 

Appare indubbio, si legge nell'esposto ,“il taglio etnicistico” con cui l'europarlamentare ha stigmatizzato “una cerchia indistinta di donne e uomini che vengono accomunati esclusivamente dalla loro appartenenza etnica, tanto da essere indicati semplicemente come 'Rom'”. Tutti “feccia”, insomma, nessuno escluso, dal momento stesso in cui sono nati. 

 

Come l’”orango” di Calderoli, anche le parole di Buonanno verranno derubricata come la libera espressione di un parlamentare nell’esercizio delle sue funzioni? È una tesi che, secondo le associazioni, non regge.  

 

“Anche se ricopre attualmente la carica di europarlamentare – scrivono i firmatari dell'esposto – non risulta che esse siano state espresse nell'esercizio delle sue funzioni, in base alle più recenti interpretazioni della Corte costituzionale, e dunque può essere esercitata nei suoi confronti un'azione penale venendo meno l'immunità parlamentare”.