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Razzismo: on line la lista nera di chi aiuta gli immigrati

Sul sito Stormfront.org un lungo elenco di personalità politiche e della società civile. EveryOne: “Portale razzista, sia messo fuori legge”

 

 

Roma, 20 dicembre 2011 – ”Una lista nera (definita ‘lista dei delinquenti italiani’) con nomi noti della politica locale, della magistratura e della societa’ civile, la cui colpa è quella di occuparsi degli immigrati,  e’ stata pubblicata in questi giorni sulle pagine italiane del forum neonazista di Stormfront, fondato dall’americano Don Black, gia’ leader del Ku Klux Klan”.

E’ quanto denuncia EveryOne Group, organizzazione per i diritti umani, spiegando che ”nella lista figura anche il nome del copresidente Roberto Malini e l’organizzazione EveryOne, che Malini rappresenta assieme a Matteo Pegoraro e a Dario Picciau. ‘Visto che ci dicono che siamo razzisti’, scrive il membro di Stormfront ‘Costantino’, ‘noi dimostriamo che odiamo di piu’ certi italiani che gli allogeni”.

Tra i nomi di spicco, sottolinea EveryOne, ci sono il sindaco di Padova, Flavio Zanonato, il presidente della Comunita’ ebraica di Roma Riccardo Pacifici, il presidente dell’Unione Musulmani d’Italia Adel Smith, monsignor Cesare Nosiglia, Laura Longo, pm di Torino, e i giornalisti Gad Lerner e Maurizio Costanzo.

Il gruppo EveryOne ha inviato un messaggio urgente al console Usa a Firenze, Sarah Morrison, e all’ambasciatore Usa a Roma, David Thorne, in cui si chiede di agire affinche’ il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America si impegni, di concerto con l’Unar e i ministri dell’Interno, della Giustizia e degli Esteri italiani, ”per l’immediata chiusura del portale neonazista Stormfront e per l’individuazione di tutti gli utenti passibili di denuncia per reati contro la persona e contro la comunita”’.

“Da anni – spiegano gli attivisti di EveryOne – Stormfront Italia diffonde ideologie antisemite, di natura razziale e di stampo neonazista, che contrastano con le convenzioni internazionali sui diritti umani e con la legge Mancino, oltre che con la nostra Costituzione. L’Italia e’ uno dei pochi Paesi europei a non avere ancora bandito il forum neonazista, come e’ invece accaduto in Germania e Francia; questo poiche’ il portale si appoggia su un server americano con sede a West Palm Beach, in Florida, e ogni operazione di natura giudiziaria, se avanzata dalle sole autorita’ italiane, diviene estremamente complessa, se non impossibile”.

”Le nostre Procure -aggiunge EveryOne- non sono state in grado di identificare e perseguire gli utenti neonazisti di Stormfront Italia nemmeno quando a gennaio di quest’anno e’ stata diffusa la ‘lista degli ebrei italiani’, definiti vere e proprie ‘facce da cancellare’. Cogliamo l’occasione dei sanguinosi fatti di Firenze e della volonta’ della procura della Repubblica del capoluogo toscano di indagare per apologia di reato gli utenti del web che hanno diffuso, in concomitanza con l’omicidio dei due ragazzi senegalesi, contenuti di istigazione alla violenza e all’odio razziale (ampiamente apparsi su Stormfront Italia), per invitare la rappresentanza Usa in Italia a farsi portavoce presso il governo degli Stati Uniti della necessita’ urgente di dichiarare fuorilegge il portale www.stormfront.org e il movimento a esso connesso in quanto contrari ai valori di civilta’, democrazia e liberta’ sanciti, tra tutte, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”.

”E’ importante un’azione incrociata – spiegano Malini, Pegoraro e Picciau – mai impiegata in precedenza, atta a stroncare definitivamente rigurgiti di negazionismo, xenofobia, omofobia e nazifascismo che dovrebbero essere totalmente estranei alle culture di Paesi che si definiscono civili, e che invece sembrano essersi radicati grazie all’azione sconsiderata di veri delinquenti, che sognano una societa’ di odio e persecuzione del diverso”.

Questi, rileva EveryOne, i nomi della ‘lista nera’ di Stormfront Italia: don Ezio Segat; Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana; Domenico Galletta, giudice; Carlo Fontanazza, giudice; avvocato Salvatore Staiano; Emiliano Riba, avvocato dell’imam di Torino Khounati; Ilda Curti, assessore del Comune di Torino; don Fredo Olivero; Adriana Luciano, sociologa; Roberta Ricucci, sociologa.

Nella lista anche monsignor Cesare Nosiglia; Roberto Malini, co-presidente del Gruppo EveryOne; Gad Lerner, giornalista; Maurizio Costanzo, giornalista; Riccardo Pacifici, presidente Comunita’ Ebraica di Roma; Adel Smith, presidente dell’Unione Musulmani d’Italia; avvocato Giorgio Bisagna. E ancora i tre giudici del Tribunale del Riesame di Palermo: Antonella Consiglio, Giuseppina Di Maida, Filippo Serio Luca Gibillini, consigliere Sel del Comune di Milano; Mirko Mazzali, consigliere Sel del Comune di Milano; Anita Sonego, consigliera Sel del Comune di Milano. In lista anche Flavio Zanonato, sindaco del Comune di Padova e Laura Longo, pm di Torino.

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