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Regolarizzazione: arrivate 230mila domande

Sono meno della metà di quelle previste. Lo Stato ha incassato oltre 115 milioni di euro ROMA, 29 settembre 2009 – Quando mancano ormai poche ore allo stop della procedura on line, sono poco piu’ di 230mila le domande per la regolarizzazione di colf e badanti extracomunitari presentate dai datori di lavoro al Viminale. Richiesti, inoltre, circa 290mila moduli.

Meno della meta’ di quelle previste, protesta l’Adoc, che chiede una proroga dei termini. Ma al ministero parlano di ”un buon numero” e ritengono di ”difficile attuazione” la proposta dell’associazione.

Finora sono stati versati 115 milioni di euro. L’incasso dello Stato diventera’ di 150 milioni se si raggiungera’ la cifra di 300mila domande. Alle 17 di ieri sono arrivate richieste per 137.952 colf e 63.616 badanti, piu’ 26.817 richieste di badante per altra persona. Dalla provincia di Milano, il maggior numero di domande di moduli (oltre 45mila, il 15,84% del totale); seguono le province di Roma (33mila), Napoli (22mila) e Brescia (quasi 11mila). Sono gli ucraini i lavoratori piu’ richiesti (38.499 moduli, il 13% del totale), seguiti da marocchini (34.025), moldavi (27.809) e cinesi (18.904). Il numero di richieste arrivate al cervellone del Viminale e’ aumentato con l’avvicinarsi della scadenza del 30: nelle prime due settimane del mese si sono aggirate sulle 6-7.000 al giorno, nella terza sono salite a 10-11.000 e venerdi’ scorso e’ stata toccata una punta di 18.170 domande.

Critica l’associazione dei consumatori Adoc. ”L’eccessiva onerosita’ della domanda, la paura di essere schedati e la mancanza di un’adeguata campagna informativa – spiega il presidente Carlo Pileri – hanno rallentato visibilmente il numero delle richieste di regolarizzazione che, secondo le nostre stime, avrebbero dovuto essere almeno il doppio. Va detto, inoltre – aggiunge – che ne’ le associazioni dei consumatori, ne’ le associazioni religiose e degli immigrati sono state sentite e coinvolte nel processo di sanatoria”.

L’Adoc auspica quindi una proroga dei termini di regolarizzazione fino alla fine dell’anno, per permettere una maggiore informazione alle famiglie che hanno intenzione di sanare la posizione delle proprie badanti. ”Anche noi – commenta il direttore del Dipartimento liberta’ civili ed immigrazione del ministero dell’Interno, Mario Morcone – ci aspettavano piu’ domande, ma se alla fine saranno 300mila, non e’ un cattivo numero e, guarda caso, e’ la cifra che avevamo messo nella relazione tecnica che accompagnava il provvedimento. Certo – sottolinea – piu’ emersione c’e’, piu’ questo diventa un Paese normale”.

Quanto alla richiesta di prorogare la scadenza del 30 settembre, per Morcone ”se il Governo vorra’ potra’ trovare una soluzione, ma non vedo le condizioni politiche per un simile passo”. Il prefetto riconosce poi che chi ha piu’ di un datore di lavoro si e’ trovato in difficolta’ ad accedere alla sanatoria. ”E’ un problema vero – spiega – ma si e’ trattato di una decisione del Parlamento”.

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