Interinali, contratti rinnovati e straordinari negli uffici che si occupano delle domande. Costeranno 30 milioni di euro
Roma – 1 dicembre 2009 – Invocati da Sportelli unici per l’Immigrazione e Questure alle prese con la regolarizzazione, sono in dirittura d’arrivo i rinforzi per esaminare le oltre 300 mila domande presentate lo scorso settembre dalle famiglie per altrettante colf e badanti.
Dopo aver proclamato lo “stato d’ emergenza” per l’immigrazione, il governo ha potuto bypassare molti vincoli per il reclutamento di lavoratori e l’ impiego di risorse. Un’ordinanza di protezione civile arrivata sabato scorso in gazzetta Ufficiale ha quindi autorizzato assunzioni di interinali, rinnovi dei contratti a termine e straordinari negli uffici che si occupano delle domande.
In particolare, 650 interinali potranno essere utilizzati per sei mesi dal Ministero dell’Interno, 300 dal ministero del Lavoro. Il Viminale ha già pubblicato un bando per le agenzie di lavoro, chiamate a presentare un’offerta entro il 15 dicembre (qui trovate il testo completo): nel capitolato si spiega che i lavoratori saranno impiegati per sei ore al giorno per cinque giorni a settimana.
Potranno poi passare un Natale più tranquillo i lavoratori a tempo determinato assunti nel 2008 che già danno una mano a Questure e Sportelli Unici. Il loro contratto biennale scade il 31 dicembre, ma la stessa ordinanza autorizza una proroga di un anno. Il problema si ripresenterà alla fine del 2010, quando quei contratti non saranno più prorogabili e gli uffici dovranno fare a meno di risorse diventate ormai indispensabili.
Anche il personale a tempo indeterminato potrà lavorare di più alle domande di regolarizzazione. È arrivato infatti il via libera per gli straordinari: 40 ore di lavoro in più ogni mese per 1200 dipendenti del ministero dell’Interno e per 300 dipendenti del ministero del Lavoro.
Tutti questi interventi costeranno poco meno di 30 milioni di euro. Fondi già disponibili, creati dalla stessa regolarizzazione: proprio a coprirne i costi di “organizzazione e svolgimento” era destinata parte dei 500 euro versati da ogni famiglia (o, spesso, dalla colf o dalla badante che insegue il permesso di soggiorno).
Elvio Pasca