L’alto commissariato sulle persone accampate nell’ex ambasciata. "Svalutata al protezione internazionale"
Roma – 30 dicembre 2010 – L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime "profonda preoccupazione per le condizioni di degrado" dei rifugiati somali che vivono nell’ex ambasciata del loro Paese a Roma.
Condizioni che l’agenzia dell’Onu "considera totalmente inadeguate e al di sotto di ogni minimo standard accettabile", si legge in una nota in cui si riferisce "di una visita ricognitiva effettuata presso l’ex ambasciata somala di via dei Villini a Roma".
"Un numero variabile di cittadini somali – che si attesta in media intorno ai 120/140 alla stragrande maggioranza dei quali lo Stato italiano ha riconosciuto una forma di protezione internazionale – vive in condizioni igieniche disastrose, senza acqua potabile, senza riscaldamento, senza elettricità, in uno stato di insalubrità che li espone a forti vulnerabilità, al rischio di malattie oltre che a problemi di natura psicologica", continua la nota dell’Unhcr.
"In queste condizioni il valore della protezione che e’ stata loro riconosciuta rischia di svalutarsi – conclude – L’UNHCR e’ in contatto con le autorità competenti, Comune di Roma (Assessorato alle Politiche Sociali) e Prefettura, alle quali chiede la creazione di un apposito tavolo finalizzato a trovare urgentemente una soluzione sostenibile che restituisca ai rifugiati somali la loro dignità e l’accesso a condizioni di vita accettabili”.