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Sbarchi. Alfano: “L’Europa intervenga, l’Italia da sola non ce la può fare”

Il ministro dell'Interno: "Lampedusa è una frontiera europea. Il soccorso in mare non può essere affidato solo alla Marina Italiana, venga gestito anche da Frontex"

Roma – 8 aprile 2014 – ''L'Europa si deve rendere conto che quel Mare Mediterraneo davanti Lampedusa non e' la frontiera italiana, è la frontiera europea, non sono fatti nostri, sono fatti di tutta l'Europa".

Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano intervenendo stamattina a Rtl 102,5.

"Questi migranti – ha aggiunto – non vogliono venire in Italia, ma vogliono attraversarla per andare in un paese del Nord Europa, magari in Svezia. Quindi noi andremo in Europa e ci faremo valere per assicurarci che Frontex venga potenziata e la frontiera difesa''.

''Noi stiamo facendo tutto cio' che e' necessario e di certo non trasformeremo l'Italia in un paese che puo' accogliere centinaia e centinaia di migliaia di migranti, perche' non ce la facciamo" ha detto ancora il ministro dell'Interno.

"Abbiamo una questione di soccorso in mare, che noi stiamo assumendo come nostra responsabilita' attraverso l'operazione '' Mare Nostrum'', stiamo spendendo 300 mila euro al giorno di media, e anche poco poco di piu', per soccorrere in mare migliaia e migliaia di migranti, ma la comunita' internazionale non puo' far finta di niente".

"Questi costi, questo soccorso non puo' essere solo sulle spalle dell'Italia, e non si risolve facendoli morire, annegare, auspicando la morte di questi bambini, donne e uomini in mare. È necessario che ci sia uno stop alle frontiere africane e poi un soccorso in mare che non sia affidato solo alla nostra Marina Militare, ma che venga gestito anche da Frontex''.

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