"Pochi i rifugiati o richiedenti asilo, sono quasi tutti clandestini". Napolitano: "In sintonia con l’operato di Maroni" Roma – 21 marzo 2011 – “Dal primo gennaio ad oggi sono sbarcate 14.918 persone, direi quasi totalmente clandestini, non possono essere considerati rifugiati o richiedenti asilo, perchè arrivano da paesi dove non c’è la guerra.”
Questo è il bilancio della crisi a Lampedusa del Ministro dell’Interno Maroni, che ha parlato oggi a margine del Consiglio dei Ministri. Il titolare del Viminale ha fatto sapere che:“Gli immigrati sono stati sistemati nei centri per la gestione dei clandestini ma ormai le strutture sono sature e l’intensità con cui sono avvenuti questi sbarchi sta creando dei disagi forti nell’isola.”
“E’ un’emergenza umanitaria grave –ha continuato a spiegare Maroni- che stiamo gestendo con le misure più adeguate. Sono numerosi i costi che sopportiamo, ma ci sono le risorse sufficienti per garantire gli interventi necessari che mi auguro possano risolverla in tempi rapidi".
Intanto l’Ue sottolinea, in un comunicato diffuso dopo la riunione dei ministri degli Esteri, la propria solidarietà “Nei confronti dei Paesi più direttamente colpiti dai movimenti migratori- tra cui l’Italia – e ribadisce la disponibilità a fornire il sostegno necessario in base all’evolversi della situazione”.
Maroni, infine, ha indetto per domani una riunione straordinaria con i presidenti delle Regioni, il presidente dell’Upi e quello dell’Anci per studiare una soluzione adatta e gestire, in modo equo, gli immigrati da accogliere, seguendo quello che era stato l’appello di Napolitano verso una maggiore solidarietà tra le regioni italiane.
La linea di azione del ministro Maroni ha già ricevuto l’approvazione da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha fatto sapere di "apprezzare l’impegno del ministro dell’Interno" ricordando anche che "Viminale e Quirinale stanno lavorando in piena sintonia”.
Marco Iorio