Il presidente del Senato e il Manifesto scritto dai figli degli immigrati. "Idee e buone pratiche utili per la loro integrazione, ma anche per tutta la società italiana"
Roma- 3 marzo 2015 – Le cosiddette seconde generazioni, ragazzi e ragazze figli di immigrati ma cresciuti in Italia e spesso "stranieri" solo per la legge, sono una risorsa per il Paese, bisognerebbe ascoltare cosa hanno da dire.
Ne sembra convinto il presidente del Senato Pietro Grasso, che ieri ha ricevuto una delegazione dei firmatari del "Manifesto" delle seconde generazioni. È un insieme di proposte sui temi della scuola, del lavoro, della cultura e della partecipazione alla quale hanno lavorato una trentina di associazioni di figli di immigrati.
“Ho apprezzato profondamente il Manifesto redatto dalle Associazioni della rete ‘Filo diretto con le seconde generazioni’ coordinate dal Ministero del Lavoro. E’ pieno di idee e buone pratiche utili non solo per la loro integrazione ma per tutta la società italiana" ha detto Grasso dopo l'incontro.
"Sono quasi un milione i giovani di seconda generazione che frequentano le nostre scuole e che si sentono e sono a tutti gli effetti parte della nostra comunità nazionale. Le loro proposte – ha sottolineato il presidente del Senato – puntano a una piena integrazione nel rispetto delle culture d’origine, e sono in grado di creare valore e ricchezza, culturale ed economica, per il futuro del nostro Paese”.