Alla Camera passa la mozione della Lega
ROMA, 15 ottobre 2008 – Sì dell’Aula della Camera alla mozione del Pdl sull’accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo, di cui era primo firmatario il capogruppo della Lega Roberto Cota.
Con il provvedimento appena approvato saranno istituite nella scuola dell’obbligo classi riservate agli alunni stranieri che non parlano o parlano poco l’italiano. Inoltre non sarà consentito l’inserimento degli studenti stranieri nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno e la loro distribuzione dovrà essere proporzionata al numero complessivo degli alunni.
Il testo di maggioranza è passato con 265 sì, 246 no e un astenuto. Sono state, invece, bocciate le mozioni dell’opposizione.
Al voto si è giunti ieri sera dopo un lungo dibattito, e la spaccatura nella maggioranza è stata evitata da una riformulazione del testo, proposta da Italo Bocchino (Pdl) e recepita dal governo e da Cota, che aveva al suo fianco il leader della Lega Umberto Bossi.
La mozione approvata a Montecitorio impegna il governo, fra l’altro, ”a rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, favorendo (nel testo originario era ‘autorizzando’) il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione; a istituire classi d’inserimento che consentano agli studenti stranieri che non superano le prove e i test sopra menzionati di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all’ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti; a non consentire in ogni caso ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno, al fine di un razionale ed agevole inserimento degli studenti stranieri nelle nostre scuole”.
Il testo impegna inoltre il governo ad ”una distribuzione degli studenti stranieri proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri”, oltre che ”nelle classi ponte, l’attuazione di percorsi monodisciplinari e interdisciplinari, attraverso l’elaborazione di un curriculum formativo essenziale, che tenga conto di progetti interculturali, oltre che dell’educazione alla legalita’ e alla cittadinanza”.
"La mia proposta serve a prevenire il razzismo e punta a realizzare una vera integrazione" – ha affermato il capogruppo della Lega alla Camera Roberto Cota. "Sono cose che avvengono nella maggior parte dei paesi europei, i quali hanno costituito luoghi di apprendimento separati per i bambini immigrati".
Duro la replica di Piero Fassino: ”In questo modo si regredisce, si inserisce un elemento di discriminazione. – ha deto l’esponente del Pd – Una discriminazione moralmente piu’ abietta perche’ la si inserisce tra i bambini e i piu’ piccoli".