Il sottosegretario al panel delle Nazioni Unite: “Nel 2013 salvati più di 30 mila migranti. Le migrazioni sono un fenomeno globale, che va gestito a livello globale”
Roma – 4 marzo 2014 – La grande maggioranza dei flussi migratori nel Mediterraneo si dirige verso l’Italia: 43.000 arrivi circa nel 2013, più del triplo rispetto al 2012, e soprattutto per due terzi richiedenti asilo. Nello stesso anno, le altre rotte migratorie verso l’Europa risultavano stabili (quella orientale) o in diminuzione (quella occidentale).
Lo ricorda il ministero degli Esteri in una nota sul Panel di alto livello dedicato alla protezione dei diritti umani dei migranti, organizzato a Ginevra nell’ambito della sessione del Consiglio dei Diritti Umani, su iniziativa del gruppo africano alle Nazioni Unite.
Al Panel ha partecipato il neosottosegretario Benedetto Della Vedova, secondo il quale "l’Italia è divenuta un esempio per quanto riguarda le operazioni umanitarie in mare". “Nel 2013 – ha ricordato – sono stati compiuti salvataggi a 281 imbarcazioni, portando in salvo più di 30.000 migranti", mentre “con l’operazione Mare Nostrum, lanciata dopo la tragedia di Lampedusa, dal 18 ottobre a fine gennaio sono stati soccorsi 6127 migranti in 45 operazioni finalizzate a sorvegliare i confini marittimi".
"Le migrazioni sono un fenomeno globale, che va gestito appunto a livello globale” ha detto Della Vedova "per questo l’Italia ha deciso di dedicare alle migrazioni una priorità nell’ambito della prossima presidenza dell’Unione Europea". "Iniziative concrete – ha dichiarato il Sottosegretario – saranno dedicate alla gestione dei flussi migratori, con speciale attenzione al rispetto dei diritti dell’uomo ed alle aree geografiche più toccate dal fenomeno, come l’Africa, in particolare sub-sahariana e Corno d’Africa, ed il Mediterraneo”.
"L'Italia e l'UE stanno facendo la loro parte" ha concluso il Sottosegretario, evidenziando come "solo a livello europeo sarà possibile concepire una efficace politica di gestione dei flussi migratori".