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Test di italiano: a Treviso lo supera il 69%. A Bolzano test in tedesco?

A Treviso fanno l’esame 132 cittadini stranieri mentre a  Bolzano sono già 110 gli immigrati prenotati. Ma nella provincia altoatesina si pensa al test anche in tedesco

Treviso – 8 febbraio 2011 – Su 132 stranieri richiedenti il permesso di soggiorno di lungo periodo presentatisi al test a Treviso, in 91 (69%) hanno superato l’esame, consistente in prove di ascolto, di lettura e di scrittura, ottenendo un risultato positivo complessivo almeno dell’80%.

I 41 stranieri che non hanno superato l’esame possono inoltrare – sempre in via informatica, spiega in una nota la Prefettura di Treviso,- domanda per sostenere un nuovo esame; 25 erano gli assenti su un totale di 157 convocati.

Al termine della procedura, la Questura verificherà on line l’esito del test, al fine del rilascio del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo. La prossima sessione si terra’ il 22 marzo: per informazioni sul luogo, data e ora di convocazione per il test gli interessati possono comunque accedere dal sito del Ministero dell’Interno, tramite la password assegnata al momento dell’invio telematico della domanda.

Anche a Bolzano proseguono le prenotazioni per sostenere l’esame di lingua, dove sono già 110 gli extra comunitari in attesa di svolgere la prova, obbligatoria entro due anni dall’arrivo in Italia.

Sul tema è intervenuto quest’oggi il presidente dalla giunta provinciale di Bolzano, Luis Durnwalder,  che ha rimarcato la necessità di velocizzare il processo: " Dobbiamo accellerare i tempi per dare una risposta a tutte queste persone che vogliono già sostenere il test".

Il nodo burocratico che ha determinato questa empasse è la volontà, da parte della provincia a statuto speciale, di inserire come prova alternativa anche il test in tedesco, per rispondere alle esigenze della comunità  dell’Alto Adige.

"E’ il nostro obbiettivo – ha dichiarato Durnwalder – ma siamo ben consci che sia di difficile attuazione perchè la competenza in materia spetta a Roma. In ogni caso continueremo a lavorare ma per il momento è necessario partitre al più presto almeno con il test in italiano" ha concluso il presidente della giunta provinciale.

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