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110a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, Papa Francesco: “Non respingiamo chi è in cammino”

Roma, 3 giugno 2024 – Il messaggio di Papa Francesco per la 110a Giornata Mondiale dei Migranti e dei Rifugiati (GMMR), che si celebrerà domenica 29 settembre 2024, porta il titolo evocativo “Dio cammina con il Suo popolo”. Con queste parole, il Santo Padre invita a riflettere sul significato profondo del cammino umano e spirituale, mettendo in luce la condizione dei migranti come simbolo contemporaneo di questo viaggio.

Papa Francesco: “Non bisogna respingere i migranti”

Papa Francesco, nel suo messaggio, richiama l’attenzione sulla nostra comune condizione di migranti su questa terra, esortandoci a sentirci “in cammino insieme a loro, facciamo ‘sinodo’ insieme”. Per il Pontefice, poi, i migranti rappresentano una parte essenziale del popolo in cammino, incarnando le sfide e le speranze che accomunano l’umanità intera. Il messaggio del Papa è quindi un invito potente a non respingere né reprimere chi è costretto a migrare, ma a comprendere e affrontare le cause profonde della migrazione forzata.

Oggi, piuttosto che respingere e reprimere chi è in cammino, dovremmo porre attenzione ai fattori di spinta e di richiamo che sono alla base della migrazione forzata. Anche noi, se vivessimo simili pressioni, fuggiremmo. Allora, cerchiamo di vedere i migranti come fratelli e sorelle, siano essi costretti a fuggire o bloccati al confine, o entrambi i casi. I loro viaggi di disperazione e speranza potrebbero essere i nostri” ha aggiunto poi S.Em. Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, durante la conferenza di presentazione del messaggio.

Il messaggio di Papa Francesco, infine, richiama l’attenzione sui migranti come “icone contemporanee” di un popolo in cammino, invitando tutti a unirsi a loro in questo percorso di sinodalità e solidarietà. Quello del Pontefice, perciò, è un appello alla comunità internazionale, alle istituzioni e ai singoli individui, affinché si adoperino per comprendere le cause della migrazione forzata e lavorino insieme per soluzioni che rispettino la dignità e i diritti umani.

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