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A Bologna gli angeli sono multietnici

Assistenti alle fermate e nei bus per intrattenere i passeggeri notturni. Anche un ragazzo del Camerun e una giovane romena

Bologna – 29 gennaio 2008 – Dalla prossima settimana Bologna avrà due “angeli” stranieri, che insieme ai loro colleghi italiani intratterranno i viaggiatori notturni delle linee urbane 13, 14, 25 e 27. E’ una delle novità del progetto "Angeli alle fermate", giunto alla sua seconda edizione, che vede gli assistenti civici con le ali intrattenere le persone sole che la sera aspettano i mezzi pubblici o tornano a casa dopo una lunga giornata di lavoro.

Dalla prossima settimana Keutsop Keunne e Felicia faranno parte della nuova squadra. Ogni venerdì, dalle 21.30 alle 24.30, saliranno su un bus delle linee coinvolte dal progetto e intratterranno i viaggiatori. Sono giovani, circa venticinquenni. Lui viene dal Camerun. Lei è romena, di professione fa l’aiuto cuoco, per hobby l’animatrice. Si è sposata da poco con un italiano e con lui ama recitare in spettacoli teatrali per bambini e adulti.

Come i loro colleghi autoctoni, Keunne e Felicia cercheranno di rompere il muro di solitudine e diffidenza. E magari, proprio il loro essere stranieri, riuscirà a vincere gli stereotipi più difficili da sconfiggere. “L’apice di questa esperienza – confessa Felicia – ci sarà se riuscirò a comunicare apertamente con gli immigrati che saliranno sui bus e a entrare un po’ nel loro mondo facendoli sentire più al sicuro, più a loro agio. E ho la sensazione che per me sarà più facile interagire con gli stranieri, perché parliamo lo stesso linguaggio, perché siamo lontani da casa nostra”.

Qualcuno potrebbe chiedersi come mai proprio un’immigrata ha voglia e possibilità di fare volontariato. A questa domanda Felicia risponde: “Ci sono lavori che fai per pagare l’affitto, altri che ti piacciono. Io torno stanca dopo una giornata lavorativa, ma invece di stare davanti alla tv, ho deciso di fare qualcosa per gli altri. Ciò mi appaga e sono felice di spendere il tempo libero dando qualcosa alle persone. Mi piace pensare che stiamo attivando una catena di “dare” senza voler avere qualcosa in cambio. Bologna è una città bellissima che mi ha donato tanto, così la sto ripagando”.

Lo staff di “Angeli alle fermate” si è allargato per rispondere meglio al molteplice “pubblico” negli autobus e alle fermate, composto da cittadini di ogni età ed etnia. I nuovi animatori civici hanno seguito un percorso formativo in cui sono stati trattati i temi dell’intercultura. I racconti e le discussioni non hanno riguardato solo la storia di Bologna, ma anche quella dei paesi extraeuropei, come il Pakistan, il Marocco, l’Algeria.

“Uno degli incontri – fa notare Mirco Alberesi, autore del progetto e operatore lui stesso – ha coinvolto il presidente dell’associazione “Algerini in Italia”, che ci ha spiegato le differenze tra la cultura berbera e quella araba, ha affrontato il vasto tema dei cliché, dei pregiudizi e delle problematiche che ne derivano”.

“La maggioranza di coloro che prendono gli autobus di sera sono immigrati – spiega Mirco Alberesi -, spesso hanno paura di dare confidenza”. A volte neanche le ali da angelo sono riusciti a superare l’impatto con la il cartellino e la fascia sulla quale c’è lo stemma del Comune e la scritta “assistenti civici”. “Ma forse – dice Alberesi – un volto e un accento stranieri può aiutare a scavalcare l’ostacolo del primo impatto. Quello che vogliamo è combattere l’isolamento, l’indifferenza, la paura”.

Negli autobus gli “angeli civici” fanno attività di animazione eseguendo brevi performances, narrando aneddoti sulla città, racconti e poesie. Viene distribuito materiale culturale e informativo sugli eventi in corso. Alle fermate di via Rizzoli il venerdì sera c’è un presidio fisso dove un microfono aperto è disponibile per raccogliere le storie dei cittadini.

Tra i servizi offerti c’è anche quello di accompagnamento a casa per le persone che vogliono sentirsi più sicure. “C’è una bambina rom di 13 anni – racconta Mirco Alberesi – che ormai ci ha adottati in maniera fissa. Tornando dalle lezioni di danza dopo le 21, ci chiede sempre di accompagnarla fino al suo accampamento situato in periferia”.

“Angeli alle fermate” è un’iniziativa dell’associazione Teatro dei Mignoli che è in cerca di altri volontari. La nazionalità può essere qualsiasi, l’importante è avere una predisposizione per il teatro. Chi è interessato può avere informazioni sul sito www.teatrodeimignoli.it.

Antonia Ilinova

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