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A Bologna presto un nuovo hub per minori non accompagnati

Roma, 8 settembre 2023 – Il Comune di Bologna sta lavorando alla creazione di un centro di accoglienza per migranti minori stranieri non accompagnati (MSNA), noto come “hub”, che dovrebbe aprire entro la fine di settembre. L’annuncio è stato fatto dall’assessore al welfare di Bologna, Luca Rizzo Nervo, che ha partecipato a un incontro con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e il sottosegretario Nicola Molteni, insieme all’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e le Città metropolitane. L’obiettivo dell’hub è fornire un ambiente sicuro e adeguato per i minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia.

Migranti, a Bologna un nuovo hub per minori non accompagnati

Al momento, non sono state rese note informazioni dettagliate sulla posizione esatta dell’hub e sul suo funzionamento. Rizzo Nervo, però, ha dichiarato che dovrebbero essere identificate a breve. L’assessore ha sottolineato inoltre che il finanziamento da parte dello Stato è fondamentale per garantire il corretto funzionamento di tali strutture. E che esiste un consenso generale sulla necessità di farlo. I Comuni italiani, intanto, stanno chiedendo un aumento di 5.000 posti nel sistema Sai, la rete per la realizzazione di progetti di accoglienza. Ma non solo: si domanda anche una redistribuzione nazionale dei minori stranieri non accompagnati. Questa redistribuzione tiene conto del fatto che spesso questi minori si spostano da una città all’altra. Quindi è importante gestire i loro percorsi in modo efficace e coordinato.

“L’esperienza di Bologna e comunque anche la riflessione nazionale mette in evidenza come qualsiasi collaborazione non possa che passare dal fatto che lo Stato, che la responsabilità di legge sull’accoglienza dei minori, ci metta le risorse. Questa è un’invariante e non mi pare ci sia un’indisponibilità a fare un ragionamento in questo senso, sicuramente la vicenda di Bologna si muove dentro un quadro di consenso rispetto a questo aspetto”, ha sottolineato l’assessore.

Non è più gestibile dalle città e nelle città. C’è la disponibilità delle città a collaborare per trovare soluzioni innovative per rispondere ad un’esigenza che ormai è indifferibile. Cosa che ha portato anche a fare l’esempio del dialogo aperto a Bologna sull’idea dell’hub minori, cioè un centro governativo di prima accoglienza e quindi nella responsabilità della Prefettura, ma in un quadro di governance condivisa”, ha infine aggiunto Rizzo Nervo.

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