Il 1 giugno 14 squadre di 12 Paesi diversi si sfideranno nello sport più amato dalla comunità indiana
Si sfideranno 14 squadre di 12 Paesi diversi: Inghilterra, Canada, Norvegia, Svezia, Irlanda, Olanda, Belgio, Francia, Germania, Austria, Spagna e Italia (per la quale gareggeranno il Pakistan Club BS e Italy Blue & Italy Red. I team si contenderanno dei ricchi premi monetari: il primo di 5100 euro per la prima parte del gioco e di 3100 per la seconda parte; i due secondi premi invece sono di 3100 e di 2100 euro.
Gli immigrati indiani di tutto il mondo molto spesso si portano il kabaddi con sé. Grande è infatti anche la schiera di spettatori che assistono ai tornei. “Attendiamo un pubblico di oltre settemila persone”, dicono gli organizzatori. Per donne e bambini l’ingresso è libero, mentre per gli altri il costo del biglietto è di 5 euro. Durante il torneo verranno distribuite mille copie dell’edizione di giugno del Punjab express, edito dal gruppo Stranieri in Italia.
Cos’è
Il kabaddi è un gioco molto famoso nella comunità indiana, è popolare nei Paesi asiatici ed è lo sport nazionale del Bangladesh. Ma è poco conosciuto tra gli europei. Si tratta di un mix tra il Rugby e il Wrestling, che dalle due squadre avversarie esige abilità e forza. È nato con lo scopo di far sviluppare l’autodifesa e i riflessi.
Come funziona
Il campo ha una forma circolare con un diametro di 30 metri. È diviso in due parti uguali da una riga centrale. Il gioco dura 40 minuti e si svolge in due tempi da 20 minuti ciascuno con una pausa di 5 minuti per il cambio campo.
Lo scopo del kabaddi è segnare più punti possibile, toccando o bloccando i giocatori della squadra avversaria. Ogni team è composto da 12 giocatori, di cui 4 – i cosiddetti stopper – sono fissi in campo e rappresentano la difesa, mentre sei stanno fuori dal campo e si alternano nel ruolo dell’attaccante.
Le regole
Le modalità di gioco sono abbastanza semplici: l’attaccante di uno dei team entra nel campo avversario dove lo aspettano i quattro difensori dell’altra squadra. Appena entrato nello spazio avversario parte il countdown di 30 secondi, entro i quali l’attaccante deve toccare uno dei suoi rivali e rientrare nel proprio campo.
Il difensore che viene toccato deve cercare di placcarlo e fermarlo impedendogli di rientrare nel proprio campo prima dello scadere dei 30 secondi. Il punto va all’attaccante se è riuscito a toccare l’avversario e a rientrare nel proprio campo prima del termine del countdown. Al contrario, se lo aggiudica il difensore che è stato toccato ed è riuscito a bloccare il suo sfidante.
Nel secondo turno tocca all’attaccante dell’altra squadra. E si prosegue alternando attacco e difesa fino alla fine del primo tempo. Dopo la pausa di 5 minuti si cambia campo. Anche il kabaddi prevede la presenza di un arbitro e di due guardalinee che hanno il compito di controllare che i giocatori non escano fuori campo perché in quel caso il punto andrebbe assegnato all’avversario.
Per maggiori informazioni si può visitare il sito in inglese: www.kabaddi.org
Antonia Ilinova