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A Sanremo, l’”opportunità” dell’immigrazione

Pupo, Belli e Youssou’n Dour canteranno la convivenza possibile. Ecco il testo del loro brano Roma – 11 febbraio 2009 – “Vivere insieme non è impossibile dipenderà da noi/ vivere l’essere diversi come un’opportunità”. È il messaggio che  Pupo, Paolo Belli e Youssou ‘Nodour porteranno la prossima settimana sul palco del teatro Ariston di Sanremo.

L’inedito terzetto ha scelto infatti una canzone sull’immigrazione, dall’eloquente titolo “l’opportunità”, per gareggiare al 59esimo Festival della Canzone Italiana. È la storia di un incontro, un invito a superare le paure e a cogliere quanto di buono può arrivare da mondi diversi che si uniscono.

Ecco il testo completo, scritta da Pupo e da Mogol. Per la musica, bisognerà attendere la prima serata del festival, il 17 febbraio:

“Caro amico sconosciuto, io mi sento combattuto
tra la voglia di aiutare e i problemi da affrontare
nel cercare la risposta mi smarrisco perché so
quanto vale quanto costa questa volta dirti no.
Io vorrei che in questi giorni cosi pieni di paure
ci stringessimo la mano come fra persone vere
senza rancori o diffidenza lasciando posto alla speranza
che con un briciolo di sole si uniforma ogni colore.
Vivere insieme poi non è impossibile dipenderà da noi
vivere l’essere diversi come un’opportunità benvenuto amico e anche a chi non ha una casa, né un paese
ma solo offese
non esiste un’altra strada alternativa all’umiltà.
Benvenuto qua, benvenuto.
Caro amico sconosciuto, anch’io sono combattuto,
fra il bisogno di restare e la voglia di fuggire.
Per tornare nella terra dove io sono cresciuto,
dove il tempo si è fermato, caro amico sconosciuto.
Ogni strada è lastricata d’incertezza e buche fonde
il destino è stato duro, qualche volta anche con noi.
Io non voglio più sfuggire, il tuo sguardo amico caro
e non voglio che il problema sia la chiesa od il denaro.
Vivremo insieme noi, supereremo i mille ostacoli vedrai
vivremo l’essere diversi come un’opportunità,
benvenuto amico e anche a chi,
non ha una casa né un paese, ma solo offese.
Non esiste un’altra strada alternativa all’unità,
benvenuto qua…
Vivremo l’essere diversi come un’opportunità.
Benvenuto qua, benvenuto qua.
Benvenuto”.

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