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ABORTO: 1360 IVG TRA LE MINORI NEL 2006, DATO IN AUMENTO

(ANSA) – ROMA, 22 MAR – E’ sempre di "preoccupanti dimensioni" il ricorso delle minorenni all’interruzione volontaria di gravidanza con la tutela del giudice: in 1360, nel 2006, tra quelle che non hanno ricevuto l’assenso dei genitori, hanno chiesto l’autorizzazione al magistrato (nel 2005 erano state 1314). Lo sottolinea il rapporto annuale del Ministero della Giustizia sull’attuazione e sugli effetti della legge 194. L’età media si attesta attorno ai 17 anni, anche se il dato tende sempre più a regredire verso i 16. Quasi sempre i rapporti con il padre del concepito sono "molto labili e a volte del tutto occasionali". Nei rari casi in cui anche il partner della minore sia stato interpellato dal giudice, ha fatto spesso presente "di non poter fornire alcun sostegno economico a causa della mancanza di un lavoro". Tra le ragioni che spingono le ragazzine a questa drammatica scelta, risultano "preponderanti" (65% dei casi) quelle psicologiche in quanto non si sentono pronte "ad affrontare il ruolo di madre e le responsabilità connesse". Seguono i motivi socio-economici, ossia la mancanza di sostegno economico da parte dei familiari o del partner. In alcuni casi il figlio è avvertito come un "ostacolo" ai progetti di vita futura. Generalmente l’ambiente di provenienza é "abbastanza desolante", caratterizzato da "disagi all’interno della famiglia" (separazioni e conflitti). Per le violazioni alle norme sull’interruzione di gravidanza, il rapporto di Via Arenula rileva che nel 2006 sono stati iscritti, presso le procure, 181 procedimenti penali (168 nel 2005) dei quali 49 per aborti clandestini. Gli indagati sono stati 307 (240 nel 2005), tra i quali è "marcata" l’incidenza di stranieri (29,2%): una parte di loro – è avviso dei giudici – non è al corrente sui meccanismi della nostra legge per cui servirebbe più informazione rivolta al "bacino di utenza" degli immigrati. Un’altra parte degli stranieri opera, invece, in ambienti malavitosi come quelli della prostituzione e infrange volontariamente la legge istigando e favorendo l’aborto clandestino. Le indagini sono difficili a causa dell’omertà e delle condizioni di assoggettamento delle donne sfruttate. (ANSA). 2007-03-22 20:01

(22 marzo 2007)

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