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ABORTO: AUMENTANO MINORENNI E CALA LA LORO ETA / ANSA

ROMA
(ANSA) – ROMA, 22 MAR – L’età delle minorenni che richiedono l’aborto senza il consenso dei genitori è sempre più bassa, e il loro numero rimane di "dimensioni preoccupanti". E’ quanto emerge dall’ultima relazione al Parlamento del ministero della Giustizia sulla legge 194, che pone anche l’attenzione sul fenomeno degli aborti clandestini ed evidenzia come l’81% delle persone coinvolte nei procedimenti penali non siano medici. Il fronte allarmante, secondo la relazione, riguarda proprio le minorenni. L’età di chi richiede l’aborto senza il consenso dei genitori è infatti sempre più bassa. I dati, che in questo caso arrivano fino al 2005, riportano infatti un aumento delle ragazze con meno di 14 anni, passate dallo 0,5% del 1995 all’1,2% del 2005. La maggior parte delle richieste arriva comunque dalle diciassettenni (50,2% nel 2005), seguite dalle sedicenni (30,3%), quindicenni (14,1%) e quattordicenni (4,2%). In totale, quindi, l’età media è calata, passando dai 17 anni del 1995 ai 16 anni e 9 mesi del 2005. Si chiede l’aborto per motivi psicologici (65%) e socio-economici (33,7%). Molte ragazze maturano questa decisione in un ambiente desolante, ma non mancano le giovani di ‘buona famiglia’, che abortiscono per un senso di rifiuto verso il figlio. Il numero di aborti autorizzati dal giudice per le minori, senza l’assenso dei genitori, rimane di "dimensioni preoccupanti", con una media di 1.330 richieste l’anno e 1.426 nel 2007. L’area maggiormente interessata rimane il Nord (45% richieste nel 2007) e numerose sono le richieste provenienti da minori straniere. Sul fronte delle violazioni penali della legge194, i dati contenuti nella relazione mostrano un fenomeno di ridotte proporzioni. Per quanto riguarda gli aborti clandestini, i procedimenti penali iscritti presso le procure sono stati 41 nel 2007, meno del 2006 (56), ma comunque superiori al 1995 quando erano stati 26. Chi pratica aborti clandestini ha una bassa propensione ad associarsi, si tratta al massimo di una-due persone, anche se in alcuni anni sono state individuate delle "associazioni di consistenti dimensioni". Ad esempio, i procedimenti penali con più di tre persone iscritte sono stati tre nel 1999, con un numero medio di persone coinvolte di 20,3, uno solo nel 2005 con 62 persone (poi concluso con l’archiviazione), e due nel 2007 con 11 persone in media. Cala il numero dei medici (17% nel 2007 contro il 37% del 1997) e paramedici (2% contro 5% nel 1997) coinvolti, mentre aumenta la quota di altri professionisti (81% contro il 58%) non meglio definiti. Nella maggior parte dei casi (60% in media, e 73% nel 2007) il tutto si conclude con un decreto di archiviazione. Consistente la presenza di stranieri, che hanno rappresentato nel 2007 il 23,1% del numero totale di persone iscritte presso la procura. Dato che aumenta di molto per i reati dolosi previsti agli articoli 18 (aborto senza consenso della donna) e 19 (aborto clandestino), arrivando ad essere il 50%, di cui l’8.2% albanesi e il 9,1% nigeriani. (ANSA).

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