Roma – 10 ottobre 2014 – Dallo scorso marzo, le prefetture di tutta Italia stanno verificando se gli immigrati arrivati qui negli ultimi due anni hanno raggiunto gli obiettivi dell'accordo di integrazione.
Tra le altre cose, chi ha firmato quell'accordo si è impegnato a imparare l'italiano e le basi della nostra cultura civica e se ora non ha documenti che dimostrino di aver raggiunto quei traguardi (esempio attestati di corsi frequentati) dovrà sostenere un test di verifica. Ci si prenota online, attraverso questo sito
Oggi il Dipartimento per le Libertà Civili e per l'Immigrazione del ministero dell'Interno ha inviato a tutte le Prefetture una circolare con le prime indicazioni per lo svolgimento dei test.
Per ogni sessione, spiega il Viminale, verranno convocati almeno trenta immigrati. Svolgeranno il test nei Centri per l'Istruzione degli Adulti o, se questi non sono ancora attivi, presso le scuole sedi dei Centri Territoriali Permanenti, che svolgono funzioni analoghe.
Il test sarà diviso in due sezioni, la prima per accertare la conoscenza della lingua italiana a livello A2, la seconda dedicata alla conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia. Verranno però organizzati anche test solo sulla cultura civica, ai quali parteciperà chi ha già un attestato di conoscenza della lingua italiana a livello A2.
Visto il basso numero di prenotazioni arrivate finora, in linea di massima verrà organizzata entro la fine dell'anno un'unica sessione in ogni provincia. Il Viminale intanto accrediterà alle Prefetture i soldi da girare ai Centri per l'Istruzione degli Adulti e alle Scuole: tra docenti, bidelli, materiali ecc. ogni sessione da 30 partecipanti costerà allo Stato circa 2mila 300 euro.
Scarica la circolare del Ministero dell'Interno
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