La Presidente della Camera: “Si fa gestire il diritto d’asilo a un Paese che non ha standard adeguati. Abbiamo il dovere di accogliere chi fugge dal terrore”
Roma – 4 marzo 2016 – “L’Unione europea a causa dell’egoismo e della miopia di alcuni Paesi si è arresa e invece di accettare un accordo al suo interno ha chiuso un accordo con la Turchia, a cui delega la gestione del diritto d’asilo pur sapendo che non offre standard di protezione adeguati”.
Laura Boldrini condanna così, in un’intervista a Isoradio, l’accordo tra Ue e Turchia, proprio nel giorno in cui sono iniziate le deportazioni dalle isole greche. Una condanna ulteriormente significativa se si considera che la presidente della Camera è stata portavoce dell’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati Unhcr.
“Questo accordo – nota Boldrini – funzionerà difficilmente sul piano pratico, ma ha già creato una macchia sull’Europa come continente dei diritti. Mai e poi mai avrei pensato che si sarebbe arrivati fino a questo punto”.
Boldrini aggiunge che chi chiede il diritto di asilo cerca “pace e sicurezza, che non è un diritto solo nostro“, “molti di loro fuggono da quelli stessi terroristi che colpiscono nelle nostre piazze, nelle nostre citta’”. “La maggior parte delle vittime del terrorismo è stata colpita nel Sud del mondo, quindi c’e’ un dovere ad accogliere persone che fuggono da quella violenza cieca”.
La presidente della Camera ricorda che il diritto d’asilo è previsto dall’articolo 10 della Costituzione Italiana. “Questo è un articolo molto aperto proprio perché i padri costituenti erano stati rifugiati sotto il fascismo e capirono che quel diritto era una questione di civiltà giuridica. L’esperienza dell’esilio tocca molti aspetti e anche il nostro paese ha vissuto quella condizione”.