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Accordo Ue-Turchia sulla riammissione clandestini

La Turchia accetterà clandestini anche di paesi terzi. Malmstroem: "Soluzione efficace per l’immigrazione nella regione"

Roma – 27 gennaio 2011 – Si è concluso positivamente  l’accordo di riammissione dei clandestini tra l’Unione Europea e la Turchia. Ad annunciarlo è stato il commissario agli Affari interni, Cecilia Malmstroem, sottolineando come l’accordo "contribuirà enormemente ad un’efficace gestione dell’immigrazione clandestina nella regione".

Il testo ora dovrà essere ora formalmente approvato al prossimo Consiglio giustizia e affari interni, in programma il 24 febbraio e dal Parlamento europeo.

"Questo importante sviluppo – ha commentato la Malmstroem – apre anche la strada a nuove prospettive per rafforzare ulteriormente la nostra cooperazione con la Turchia nel settore dei visti, con l’obiettivo di migliorare la mobilità dei nostri cittadini"

L’accordo, secondo fonti comunitarie, riguarda tanto i clandestini di cittadinanza turca quanto quelli provenienti da paesi terzi ed entrati illegalmente nella Ue: la Turchia accetterà di riprendere nei suoi confini entrambe le tipologie di migranti illegali espulsi dalla Ue.

Grazie a quest’accordo, sembra profilarsi un alleggerimento delle forti tensioni create al confine tra Grecia e Turchia per la gestione degli immigrati.

Da mesi infatti è forte la pressione lungo la frontiera greco-turca dove sono intervenute anche forze del Frontex. Da pochi giorni è anche iniziato anche lo sciopero della fame ad Atene e Salonicco da parte di centinaia d’immigrati per denunciare le condizioni in cui vivono. La protesta è cominciata nel momento in cui il governo di Papandreou ha annunciato dura e la costruzione di un "muro" lungo la frontiera con la Turchia per far fronte ai continui flussi d’immigrati fuori controllo.

M.I.

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