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A Ellis Island anche la “nuova” immigrazione negli Stati Uniti

Il museo sull’isola davanti a New York racconterà anche la storia più recente di chi insegue il sogno americano. A partire dai tragici viaggi della speranza dei messicani

 
New York – 28 aprile 2015 – Le migrazioni non si fermano. È così in tutto il mondo, è così anche negli Stati Uniti. Per questo motivo, lo storico museo di Ellis Island sta per essere “aggiornato”. 
 
Finora, ha raccontato l’immigrazione in America dal 1892 al 1954. Cioè durante il periodo in cui in quei casermoni all’ombra della statua della libertà fu attiva l’ Immigrant Inspection Station, dove passarono anche milioni di italiani alla ricerca di una nuova vita dall’altra parte dell’Atlantico. 
 
Dal mese prossimo, però, apriranno due nuove gallerie, in quelle che un tempo erano le cucine e i lavatoi, dedicate all’immigrazione più recente negli Stati Uniti. Quella per la quale la Casa Bianca chiede da tempo una riforma al Congresso e sulla quale si sta giocando una battaglia politica anche molto dura tra democratici e repubblicani. 
 
Ci saranno, ad esempio, pannelli che parlano dei tragici viaggi della speranza dei messicani attraverso il deserto e nei cunicoli che passano sotto il muro militarizzato che divide il loro Paee dagli States. E si ricorderà anche che fino a mezzo secolo fa i messicani varcavano invece regolarmente quel confine, perché il contributo di questi lavoratori era ritenuto vitale per l’economia americana. 
 
Siamo una nazione di immigrati”, ha ripetuto più volte in questi anni il presidente Barack Obama. Il nuovo museo di Ellis Island sarà lì a ricordarlo a tutti gli americani. 
 
Stranieriinitalia.it
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