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Affitti ai clandestini: continuano i sequestri

Decreto sicurezza applicato a Roma e Torvaianica. Martedì il voto al Senato Roma – 21 giugno 2008 –  Mentre prosegue  il viaggio di conversione, il decreto sicurezza continua a colpire con denunce e sequestri chi affitta case a  immigrati clandestini.

Ieri a Zingonia, in provincia di Bergamo, i carabinieri hanno sequestrato un appartamento dove alloggiavano a sei cittadini marocchini senza permesso di soggiorno. Secondo le indagini, che avrebbero portato alla luce anche un giro di spaccio di stupefacenti, i sei inquilini  pagavano 150 euro al mese per il posto letto.

Proprietari della casa sono una coppia di cittadini nigeriani, irreperibile, denunciata per favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Sempre a Zingonia, all’inizio del mese, i carabinieri avevano sequestrato altri due appartamenti dati in affitto a clandestini nordafricani.

Giovedì scorso, gli effetti del decreto sicurezza si sono fatti invece sentire a Torvajanica, sul litorale romano, dove i carabinieri hanno denunciato i proprietari, italiani, di due appartamenti sul lungomare, che sono stati sequestrati.

Nel corso di un blitz scattato all’alba, erano stati sorpresi negli immobili dieci clandestini. Nove sono stati accompagnati presso la questura di Roma per l’espulsione, mentre uno è stato dichiarato in arresto per non aver obbedito a un precedente foglio di via. Nonostante pagassero  800 euro al mese per ognuno dei due appartamenti, vivevano in una situazione di estremo degrado, in locali angusti (circa 50mq) e in pessimo stato di conservazione.

È atteso, intanto, per martedì il voto finale del Senato sul decreto sicurezza. Per quanto riguarda gli affitti, ha già avuto un via libera bi-partisan l’emendamento che restringe l’applicazione delle nuove norme, riservando reclusione e confisca solo ai proprietari che danno alloggio a immigrati clandestini “al fine di trarre ingiusto profitto”.

EP

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