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AFRICA: AMB.SUDAFRICA, VERO AIUTO SVILUPPO DA CINA E INDIA

(ANSA) – ROMA, 26 MAR – "Non abbiamo nulla da temere da Cina e India. L’Africa è un continente che ha bisogno di aiuto e questo aiuto è arrivato proprio dalla Cina e dall’India. Meno dai Paesi occidentali". Lo ha affermato Lenine Magigwane Shope, ambasciatore del Sudafrica, intervenendo oggi a una conferenza organizzata all’ambasciata di Angola in Italia per ricordare i venti anni dalla battaglia di Cuito Cuanavale, insieme agli ambasciatori di Angola, Cuba, Mozambico e Guinea. "Cina e India – ha aggiunto Lenine – stanno occupando sempre più uno spazio lasciato vuoto da Europa e Stati Uniti, soprattutto nell’area degli investimenti. Questo avviene perché con i due Paesi asiatici emergenti non scontiamo una forma di condizionamento cui ci costringe invece l’Unione europea". Si tratta, ha spiegato l’ambasciatore sudafricano, del fatto che "l’Unione europea preferisce darci assistenza sulla base di accordi bilaterali, mentre l’Africa ha bisogno di una assistenza transfrontaliera in sintonia con la necessità di promuovere lo sviluppo delle comunità economiche regionali". L’ambasciatore ha chiarito il problema con un esempio. "Se abbiamo bisogno di costruire una ferrovia che passi attraverso più nazioni – ha detto – e una di queste, poniamo il caso, non rispetta sufficientemente i diritti umani, ecco che l’Ue blocca gli aiuti e il progetto salta. Questo non avviene con Cina e India". Lenine ha poi richiamato i Paesi occidentali al rispetto degli impegni del Doha round a cui, fino ad adesso, ha sottolineato, "solo i Paesi scandinavi hanno adempiuto". "L’Europa – ha detto l’ambasciatore sudafricano – deve smetterla di guardare a noi come a persone che vogliono a tutti i costi immigrare nel loro continente. Se rispettassero veramente gli impegni presi, spenderebbero molto meno di quello che spendono per arginare i flussi migratori". Da parte sua l’ambasciatore della Guinea, Elhadj Mamadou Cellou Diallo, ha lanciato l’idea di "realizzare in Africa, che é ricca di materie prime, delle partnership sia con i Paesi occidentali sia con Cina e India. In questo modo – ha concluso – avremo tutti gli elementi: la tecnologia, il ferro, l’acciaio, le risorse per gli investimenti e il know-how". (ANSA).

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