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AFRICA: FRATTINI DAL 9 IN ANGOLA, NIGERIA, SIERRA LEONE E SENEGAL =

      Roma, 4 feb. – (Adnkronos/Aki) – Relazioni bilaterali in ambito
politico, economico e di sicurezza, aiuti allo sviluppo e
consultazioni in vista del G8 saranno i temi chiave della visita in
Africa del ministro degli Esteri Franco Frattini, in programma dal 9
al 13 febbraio. Quattro le tappe del viaggio: Angola, Nigeria, Sierra
Leone e Senegal. Fitta l’agenda degli appuntamenti, a testimonianza
del rinnovato interesse dell’Italia per il continente, come dimostra
l’attivita’ di ‘outreach’ con un gruppo di paesi africani che la
presidenza italiana del G8 ha previsto per il vertice della Maddalena.

      Come ha spiegato oggi in un incontro alla Farnesina con i
giornalisti Giuseppe Morabito, direttore generale per i Paesi
dell’Africa sub-sahariana, proprio il G8 sara’ tra i temi chiave della
visita, la prima che il ministro Frattini compie nell’area. Dal
coinvolgimento dell’Africa nel vertice di questa estate, ha spiegato
Morabito, emerge "l’idea dell’ascolto" che si e’ deciso per la prima
volta di dare a paesi che in genere lamentano una esclusione dai
principali processi decisionali.

      Obiettivo di pari importanza della visita di Frattini e’ il
rafforzamento delle relazioni bilaterali. "Si tratta di paesi
importanti per l’Italia", ha spiegato Morabito, ricordando che in
Angola e Nigeria il nostro paese ha interessi legati alle risorse
petrolifere, come dimostra la forte presenza dell’Eni, ma anche
all’assegnazione di nuove commesse per la costruzione di
infrastrutture come dighe, centrali idroelettriche, strade e porti. In
questo senso, l’Italia ha un forte interesse a normalizzare la
situazione della sicurezza nel Delta del Niger, visto che le attivita’
dei gruppi di combattenti riducono le potenzialita’ della Nigeria e
colpiscono direttamente le aziende italiane presenti nel paese.

Per quanto riguarda l’Africa occidentale,
bisogna rafforzare la collaborazione in materia di flussi migratori
verso l’Italia, molto cresciuti negli ultimi anni, e confermare il
nuovo slancio dato alla cooperazione allo sviluppo nell’area. "Sono
democrazie che vanno rafforzate", ha spiegato Morabito, ricordando che
paesi come la Sierra Leone hanno bilanci pubblici molto bassi ed
escono da situazioni di conflitto. In termini di cooperazione,
"l’Italia forse da’ a questi paesi meno soldi – ha spiegato Morabito –
ma fornisce una cooperazione di tipo artigianale, che da’ un valore
aggiunto. Non si danno assegni in bianco, ma c’e’ un impegno diretto
dei cooperanti".

      Nella tappa in Senegal, un tema chiave sara’ quello
dell’immigrazione, visto che in Italia proprio quella senegalese e’ la
piu’ numerosa comunita’ di subsahariani. La visita sara’ inoltre
l’occasione per affrontare il tema del traffico di droga e il ministro
avra’ contatti con la Comunita’ economica degli stati dell’Africa
occidentale (Ecowas) per fronteggiare il narcotraffico, che sta
trasformando alcuni paesi in "centri di smistamento della droga".

      In generale, tuttavia, la visita di Frattini sara’ incentrata su
un concetto di Africa non solo negativo, come continente in cui si
concentrano numerose problematicita’, ma inteso invece come continente
di opportunita’.

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