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Al Teatro Belli un laboratorio come strumento di integrazione: in scena giovani migranti

Roma, 1 luglio 2024 – Il teatro come strumento di integrazione e riflessione sulla condizione umana. Al Teatro Belli di Roma, grazie alla Casa dei Diritti Sociali e all’adattamento di Magda Mercatali, è andato in scena uno spettacolo che ha coinvolto nove attori-migranti provenienti da Mali, Senegal, Iran, Ucraina, Marocco, Ecuador, Capo Verde e Burkina Faso. Un’esperienza commovente e divertente, che ha visto la realizzazione dell’atto unico “Una domanda di matrimonio” di Anton Cechov.

Migranti, un progetto teatrale di integrazione e solidarietà

Il Laboratorio teatrale della Casa dei Diritti Sociali, attivo da dieci anni, vede Magda Mercatali, attrice e insegnante volontaria, impegnata nel favorire l’apprendimento della lingua italiana e l’integrazione dei suoi studenti migranti attraverso il teatro. Nel corso degli anni, il laboratorio ha portato in scena opere diverse, dai giochi di parole di Achille Campanile a una versione poliglotta dell'”Orlando furioso”, fino a un Olimpo greco babelico.

Gli attori-migranti del laboratorio, molti dei quali non conoscevano l’italiano fino a poco tempo fa, hanno portato in scena non solo la commedia di Cechov, ma anche le loro esperienze personali, le loro culture e le loro storie di migrazione. Lo spettacolo, infatti, si è aperto con la proiezione del video di uno degli attori al suo arrivo in Italia, sottolineando l’importanza della loro integrazione attraverso il teatro. Il pubblico ha lasciato il teatro con un sorriso e con nuove riflessioni sull’esistenza umana e le sue complesse motivazioni. La drammaticità delle storie personali degli attori è stata trasfigurata nel rito teatrale, evidenziando come la varietà culturale arricchisca la società e come le ossessioni identitarie la impoveriscano.

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